Minatori in pensione un anno dopo. Assegno di vecchiaia passa da 55 a 56 anni
ROMA – Minatori, ecco la stangatina: andranno in pensione un anno più tardi. Il Consiglio dei ministri ha approvato il regolamento per armonizzare i requisiti di accesso al nuovo sistema pensionistico, che prevede per i lavoratori delle miniere, cave e torbiere l’aumento di un anno, da 55 a 56, dell’età pensionabile di vecchiaia.
Ricapitolando: scenderanno sotto terra un anno in più, l’assegno di vecchiaia passa da 55 a 56 anni. Ma nel comunicato del Cdm, si legge: “Il requisito minimo contributivo è di 37 anni e due mesi per il 2013, e di un ulteriore mese per il 2014″
Come già anticipato nei giorni scorsi, Elsa Fornero con una mossa a sorpresa, ha riscritto le regole delle pensioni per tutte le categorie che non furono “stangate” dalla riforma dello scorso dicembre, quella approvata contestualmente al cosiddetto decreto “salva-Italia”.