Quel che non c’è nella difesa-verità della Minetti: la storia della nipote di Mubarak. Berlusconi non lo disse mai quella notte

MILANO-Quel che manca nella deposizione della Minetti, quel che non c’è nella sua verità: Ruby nipote di Mubarak. Dice Nicole Minetti, assistita e consigliata dal suo avvocato, dice nelle sue dichiarazioni difensive: “Berlusconi mi disse vai tu in Questura perché sei una persona per bene, incensurata, ti presenti bene”. Nel ricordo e nella deposizione difensiva della Minetti non c’è il Berlusconi che dice: in Questura c’è la nipote di Mubarak, valla a prendere prima che scoppi un guaio internazionale. Non c’è ma avrebbe dovuto esserci, infatti il Pralamento sta per votare che questa è la verità, che Berlusconi telefonò da premier credendo che Ruby fosse la nipote e che lo fece, nella funzione di Stato, per evitare guai al paese. Ma Nicole Minetti questo Berlusconi non l’ha mai visto e sentito, nulla le disse a proposito della nipote il premier che le telefonava. Una dimenticanza nella concitazione di una telefonata? No, perchè Minetti ricorda più e più telefonate del premier e mai una parola, un accenno alla storia della nipote.

Eppure la Minetti ricorda, perfino che Conceicao la brasiliana al telefono con lei il nome di Berlusconi non lo fa, lo chiama lo “Spirito Santo”. Minetti parla con Conceicao/Michelle che ha già parlato con Berlusconi. E parla con Berlusconi alle 23,43 e poi alle 1,55 e poi alle 2,11. Berlusconi chiede “Come sta andando?”. E poi lo richiede e poi spiega che “Ruby è una ragazza problematica e anche molto estroversa e…loquace”. Mai Berlusconi spiega che Ruby è la nipote di un capo di Stato straniero. Come si spiega? Non si spiega: se Berlusconi telefonava per ragioni di Stato perché lo teneva nascosto alla Minetti? E questo è il racconto difensivo della Minetti, da lei firmato davanti ad avvocato e inquirenti, non la ricostruzione accusatoria dei magistrati della Procura di Milano.

Quando non vuole essere precisa nei ricordi Minetti sa farlo, dichiara: “Con Ruby ci siamo sentite al telefono qualche volta”. In realtà secondo i tabulati telefonici 122 volte dal 23 febbraio al 25 giugno. Quando non vuol rispondere la Minetti non risponde, come quando le chiedono se, come e perchè qualcuno le consigliò di sporgere finta denuncia per il furto della sua auto, auto che era stata usata, a insaputa della Minetti, dal convivente spacciatore condannato a otto anni di Marystell Polanco per trasportate droga. Quel qualcuno era Berlusconi? Minetti si avvale della facoltà di non rispondere. Non risponde sulla sua amica T.M. “disgustata” dalla serata ad Arcore del 19 settembre”. Quando ritiene sia opportuno ammettere, Nicole Minetti ammette e sopisce: “Berlusconi mi ha prestato soldi, ne avevo bisogno nonostante il mio stipendio da 10mila euro”. E non nega ma prova a “smosciare” l’intercettazione in cui dice del “vecchio che si para il culo flaccido”. Dice Minetti che è stato “sfogo di rabbia”. Rabbia poi passata.

Minetti ricorda, precisa, dichiara, si difende. Ma mai e poi mai compare nella sua verità quella che sta per diventare la verità del Parlamento: Berlusconi che interviene per aiutare la nipote di Mubarak e quindi gli interessi del paese. Questa storia compare solo in Commissione autorizzazioni a procedere in Parlamento, portata lì dopo una riunione tra minisro della Giustizia, avvocati del premier e deputati Pdl in Commissione. Compare molto più tardi della notte della telefonata, delle telefonate. Molto più tardi perché in quella notte questa storia non c’è. Eppure un piccolo precedente, a onor del vero, la storia della nipote l’aveva avuto: ai tempi di Noemi quando Berlusconi disse che il padre era l’autista di Bettino Craxi e per questo tramite di circostanze Noemi e Papi si erano conosciuti. Il padre di Noemi non è mai stato l’autista di bettino Craxi, Mubarak non è lo zio di Ruby, ma nelle due storielle c’è la stessa “griffe”, lo stesso marchio di fabbrica. E giovedì 3 febbraio il Parlamento italiano ci mette il timbro. Cosa prova un deputato che si appresta a votare su Berlusconi statista che telefona alla Questura mentre legge la deposizione della Minetti?

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