Ministri Pdl non vanno da Silvio. Berlusconi rimarcia verso la crisi

Silvio Berlusconi e Angelino Alfano
Silvio Berlusconi e Angelino Alfano (foto LaPresse)

ROMA – Mediazione fallita: il Pdl torna a marciare verso la scissione e il governo torna in qualche modo a rischio crisi. Angelino Alfano e i governativi hanno infatti deciso all’ultimo di disertare il vertice delle 17, ovvero il direttivo che nelle intenzioni di Silvio Berlusconi avrebbe dovuto dare il via di fatto alla nuova Forza Italia azzerando tutti i vertici del Pdl.

Mossa, quella di Berlusconi, non gradita ai governativi. Fino all’ultimo, con un canovaccio simile a quanto accaduto nel giorno della fiducia al Governo Letta, le due parti hanno provato a trovare un accordo. C’è stato un vertice tra Berlusconi e Alfano. Che però, poco dopo le 16 ha lasciato la riunione e ha rilasciato una dichiarazione chiara:

“Il mio contributo all’unità del nostro movimento politico, che mai ostacolerò per ragioni attinenti i miei ruoli personali, è di non partecipare, come faranno altri, all’ufficio di presidenza che deve proporre decisioni che il CN dovrà assumere. Il tempo che ci separa dal CN consentirà a Berlusconi di lavorare per ottenere l’unità”.

Risposta, questa, a un Berlusconi che sarebbe stato invece determinatissimo ad andare avanti a tappe forzate verso la nuova Forza Italia. Inevitabile a questo punto lo strappo: quello di oggi diventa un vertice dimezzato, non più lancio di un “nuovo” partito ma di fatto scissione del vecchio Pdl in due parti.

Insomma, come detto poche ore prima in privato a Berlusconi Alfano ribadisce che nella nuova Forza Italia, almeno per come è stata concepita, lui non vuole stare.

L’Ansa, descrivendo il vertice tra Berlusconi e Alfano parla di un “un incontro all’insegna della franchezza”

L’ex premier – a quanto raccontano – avrebbe compreso i ragionamenti di Alfano e degli altri componenti della squadra di governo mettendo però in chiaro l’intenzione di voler andare avanti con il ritorno a Forza Italia ma, contemporaneamente, garantendo loro di svolgere all’ufficio di presidenza un discorso all’insegna dell’unità. Alfano avrebbe quindi deciso di non partecipare alla riunione in corso a palazzo Grazioli andando via insieme alla delegazione ministeriale. Il fatto di non voler prendere parte all’incontro rappresenta una presa di distanza dalle modalità con cui si sta ritornando a Forza Italia. La sensazione è che il redde rationem sia rinviato al consiglio nazionale del Pdl dove avverrà una vera e propria conta tra le due anime del partito.

Tra quelli che hanno disertato il vertice c’è anche Renato Schifani che spiega:

“Nel ribadire la mia piena condivisione del passaggio dal Pdl a Forza Italia, piú volte ed in piú sedi manifestata pubblicamente,ritengo opportuno non prendere parte ai lavori pomeridiani dell’Ufficio di Presidenza”.

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