RIMINI – La manovra e l’aumento dell’Iva sono gli “spettri” che incombono sulla formazione in tempi brevi di un nuovo governo. A rassicurare sulle tempistiche è Giovanni Tria, ministro dell’Economia in carica, che dal meeting di Rimini spiega come i conti dell’Italia siano “attualmente in ordine” e che il nuovo governo avrà modo di porre rimedio. Il ministro non nasconde il suo rammarico per la rivoluzione dell’Irpef, che era allo studio da parte del governo gialloverde ormai caduto.
Stando a quanto riferito dall’ANSA, su Iva e manovra Tria ha dichiarato a Rimini: “Direi di stare tranquilli, si può fare indipendentemente dalle scelte che verranno fatte: per ogni legge di Bilancio si prendono risorse, si mettono da una parte a o dall’altra, è un problema di scelta politica. Nessun dramma, i conti italiani sono attualmente in ordine”.
E ancora: “C’è una stabilità finanziaria raggiunta nuovamente: abbiamo conseguito, e si vede chiaramente dai tassi che paghiamo sul debito, fiducia da parte dei mercati finanziari”. I tempi che possono determinare l’eventuale esercizio provvisorio dipenderanno “dalle scelte delle forze politiche e del presidente della Repubblica: è una delle tante questioni, ma comunque è solo un ritardo nell’approvazione della legge di Bilancio”.
Il ministro dell’Economia in carica ha aggiunto: “Non è l’Italia che rischia una recessione, è l’Europa che rischia una recessione ma, pur nella stagnazione, l’economia italiana sta dimostrando una forte resilienza” e anche grazie ai tassi bassi sul debito italiano “o noi o il governo che ci sarà potrà muoversi con molta calma”.
Tria ha poi ricordato che “per fare la Flat tax occorrono molte cose: stavamo studiando certamente una riduzione delle tasse e dell’Irpef anche con delle proposte che ancora non sono uscite perché non abbiamo fatto in tempo”. Il governo Conte stava studiando un “mutamento rivoluzionario del sistema Irpef” e, sulle ipotesi di una manovra da 50 miliardi messa a punto dalla Lega risponde di non conoscerla, mentre “stavamo studiando una manovra insieme ai viceministri e quindi alle forze politiche della maggioranza dell’attuale governo”.
Il ministro dribbla anche le polemiche sulle critiche in Parlamento di Conte a Salvini: “Preferisco non parlare di queste cose”, ognuno ha una propria giustificazione e motivazione nelle decisioni politiche”. (Fonte ANSA)