ROMA – “Otto miliardi per la scuola”: dopo i 7,5 miliardi promessi da Pier Luigi Bersani, Mario Monti rilancia. Otto miliardi tra sgravi fiscali per le famiglie, edilizia scolastica e beni confiscati alla mafia.
Le risorse dovrebbero arrivare alla scuola gradualmente nel corso della legislatura. Tra le misure previste da Scelta Civica ci sono “una riforma radicale della scuola”, una politica fiscale che consenta di dedurre progressivamente le spese certificate in istruzione, un nuovo stato giuridico per i docenti, con la revisione del contratto nazionale di lavoro dei professori, e la creazione di reti di scuole che permettano un migliore uso degli organici.
Monti ha annunciato anche la creazione di un fondo per l’edilizia scolastica dove far confluire beni inutilizzati del Demanio, beni confiscati alla mafia, risorse statali ed europee. Allo studio anche forme di esclusione dai patti di stabilità che bloccano risorse e impediscono risparmi.
Gli investimenti sulla scuola sono stati annunciati da Monti all’incontro con gli studenti dell’istituto Morvillo Falcone di Brindisi, lo stesso istituto superiore in cui è stata uccisa Melissa Bassi.
Per il presidente del Consiglio “gli investimenti in educazione dovranno gradualmente crescere a un ritmo pari a quello della crescita del Pil”. E “grazie alle riforme che abbiamo messo in campo possiamo avere una crescita del Pil del 6% in 5 anni”.
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