Monti vede Berlusconi, Alfano e Bersani. Pressing Pdl: “Ora risultati”

(LaPresse)

ROMA – Un’agenda fitta: prima un Consiglio dei ministri, terminato poco le 12:30, quindi l’incontro con Silvio Berlusconi e Angelino Alfano e infine quello con Pierluigi Bersani. Per Mario Monti è tempo di prepararsi al consiglio Ue in programma il 28 e il 29 ottobre: incontro cruciale in cui il premier vuole presentarsi sia con la riforma del lavoro approvata sia con una linea condivisa da parte dei partiti che sostengono il governo. Incontri che iniziano con dichiarazioni bellicose del Pdl. Dichiarazioni di Angelino Alfano che chiede a Monti “risultati”.

Secondo Repubblica, però, difficilmente ci sarà una mozione unitaria dei tre partiti come chiesto dal governo. Ognuno punta sui distinguo e sulla propria mozione: biglietto da visita che per Monti è tutt’altro che ottimale.

Così Monti incontrerà prima di tutto una delegazione del Pdl: non solo il leader “ufficiale” del partito Alfano ma anche Berlusconi, lo stesso che in questi ultimi giorni si è lasciato andare a sortite che manifestavano perplessità sull’euro. Alfano, invece, al vertice con Monti ha intenzione di presentarsi battagliero: ‘E’ l’ultima volta che ci adeguiamo. L’aspettativa nostra e’ che Monti torni a casa con dei risultati” le sue parole all’uscita dell’incontro con i vertici del Pdl. ”Noi – ha aggiunto – abbiamo scelto di sostenere il governo Monti, non perché lo volessero i mercati, ma perche’ c’era una dimensione politica che non ci consentiva di fare quello che volevamo nell’interesse degli italiani”.

Bersani, invece, prima dell’incontro con Monti ha attaccato Berlusconi: “Chi dice che bisogna uscire dall’euro è un pazzo. La politica deve essere all’altezza delle sfide storiche”. Quindi l’auspicio che dal vertice Ue esca “qualcosa di concreto”. Ma questo non dipende certo solo da Monti.

 

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