Monti: “Berlusconi manipola la realtà. Bersani si illude su Vendola e Camusso”

ROMA –  Silvio Berlusconi autore di una “convinta ma non convincente manipolazione della realtà”. Pier Luigi Bersani che “immagina di poter governare con Nichi Vendola e Susanna Camusso”. Tutti e due bocciati da Mario Monti che, intervistato da Giovanni Floris a Ballarò, esprime su di loro “profonda sfiducia nella possibilità di governare l’Italia”. Su Beppe Grillo, invece, la critica è più sfumata: Monti si dice d’accordo con lui su di un aspetto, quello di “essere in guerra con il caschetto”.

E’ un Mario Monti che sceglie i toni forti da campagna elettorale quello intervistato da Floris. Toni forti che prevedibilmente sono rivolti a Berlusconi ma che non risparmiano lo schieramento di centrosinistra preso di mira, ancora una volta, per le sue ali “estreme”.

L’attacco più duro, in ogni caso, è rivolto a Berlusconi e Angelino Alfano, presente a Ballarò fino a pochi minuti prima dell’intervista a Monti. Il professore lo ascolta dietro le quinte poi bastona: “Alfano ha grande capacità di riscrittura della realtà” esordisce. Poi si lascia andare: “Potevamo lasciare l’Italia in mano a uno come Alfano, dalla spiccata capacità di riscrivere la realtà? Gli italiani non sono cretini. Alfano e Berlusconi sono niente, bisogna vedere anche la Lega. Anzi li abbiamo già visti”.   Ad Alfano Monti riserva anche un commento sarcastico:  “E’ spiritosissimo…ma in presenza del suo capo non è così vivace”.

Giudizio aspro anche su  Bersani, definito dal professore, il “volto simpatico e più responsabile di una sinistra che vede l’Italia come se fosse un’isola e non una penisola”. Quindi a Floris Monti risponde: “Non credo mi troverò a governare con Vendola. La coalizione di cui faccio parte, che spero avrà successo elettorale – ha aggiunto – parteciperà a governi solo se questi avranno un chiaro orientamento riformatore e per ora Vendola non mi sembra risponda a requisiti di cui lavoratori e disoccupati hanno bisogno per un rilancio dell’Italia”.

Quindi le promesse elettorali. Secondo Monti non servirà un’altra manovra mentre  il finanziamento pubblico ai partiti deve “essere tagliato drasticamente a tutti i partiti”.

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