ROMA – Italiani, se votate per il “cialtrone” e lo fate in meno di vent’anni per quattro volte, alla fine la colpa è vostra. Mario Monti la dice più o meno così. Una sorta di resa dialettica a poco più di due giorni alla fine della campagna elettorale. Non ripete la parola cialtrone, non ne ha bisogno. L’ha già usata qualche giorno fa.
Ora, quando il silenzio elettorale si avvicina, Monti sembra piuttosto invitare gli italiani a riflettere. Perché se errare è umano, così umano che persino Monti l’ha fatto e lo ha ammesso (“la prima volta, nel 1994, gli ho creduto e l’ho votato”), perseverare è diabolico. E perseverare ripetendo 4 volte lo stesso errore, dopo che Berlusconi ha lasciato un paese con lo spread alle stelle e sull’orlo del baratro finanziario, è persino più che diabolico, è più di colpa, è dolo.
Il leader di Scelta civica, ospite dell’agenzia di stampa AdnKronos, ha ricordato come all’estero più volte gli è stato chiesto “come potete avere questo strano Primo ministro che fa queste cose e fa queste dichiarazioni. Io l’ho sempre difeso, noi italiani l’abbiamo eletto tre volte. Forse la prima volta è dipeso dal potere mediatico, ma se lo votiamo la quarta volta agli occhi del mondo l’imputato di stranezza non sarà Berlusconi ma gli italiani”.
Non manca, poi, la stilettata del professore al Pd. Stilettata non irresistibile, in verità. Anzi, al Pd potrebbe pure portare se non qualche voto un po’ di simpatia. Perché se Berlusconi in Europa non piace a nessuno il Pd in Europa non piace ad Angela Merkel. Che sia un deterrente per gli italiani è tutto da dimostrare. Monti però spiega: “La Merkel teme l’affermarsi di partiti di sinistra soprattutto in un anno elettorale per lei, credo che non abbia nessuna voglia di vedere arrivare il Pd al governo”.
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