PALERMO – Il Fiscal Compact deve essere più “facile” per quegli Stati dell’Euro che si sono impegnati a rientrare dal debito. Come l’Italia o la Spagna. Per questo serve un “complemento” al Fiscal Compact. Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Monti: ”Credo debbano essere valutate forme per incentivare al rientro dal debito pubblico eccessivo gli Stati che sono già impegnati nel consolidamento fiscale e hanno varato incisive riforme strutturali creando un complemento che renda più facilmente attuabili le disposizioni del Fiscal Compact”.
Il premier lo ha detto intervenendo da Palermo, e ha poi aggiunto: ”Dobbiamo essere grati a chi ha tracciato la strada. E’ il caso della Germania”. Monti che ha ricordato come in Europa ”le istituzioni hanno troppe volte agito in modo tardivo, miope e unidirezionale. Il rigore dei conti pubblici, lo dico a scanso di equivoci, non e’ in discussione. Questa deve essere una condizione per tutto il Paese”.
”E’ necessario considerare meccanismi che consentano di agire per ricapitalizzare gli intermediari bancari con forme che coinvolgano meno direttamente gli Stati membri con effetti sui loro debiti pubblici -ha detto Monti, che aggiunge – E’ importante che la proposta sugli Eurobond venga mantenuta sul tavolo e approfondita in una prospettiva temporale non di lunghissimo periodo”. L’Unione europea deve ”procedere verso l’unione bancaria che, a mio avviso deve essere chiamata unione finanziaria”, per poi sottolineare come i politici abbiano giustamente tentato di sradicare dai mercati finanziari ”l’ansia del breve termine”, ma per farlo ”bisogna stare attenti che non permei anche le decisioni politiche pubbliche”.
Parlando della situazione italiana il premier ha detto: ”Il mio governo e io abbiamo sicuramente perso in questi ultimi tempi l’appoggio che gli osservatori ci attribuivano, spesso colpevolizzandoci, dei cosiddetti poteri forti perche’ non incontriamo favori in un grande quotidiano rappresentante e voce di potere forte e in Confindustria”. ”Non voglio negare che avremmo potuto fare di piu’ e meglio” ma ”molte riforme, ora scontate, sono state messe a punto con grande rapidita’ e incisivita”’, ha detto Monti. ”Non lo considero un merito ma era necessario – spiega – nonostante infrangessero tabu’ intoccabili per decenni”.
Il mondo delle imprese, che ne ”sara’ il principale beneficiario” ha ”sottovalutato” gli effetti della riforma del lavoro che ha ”scardinato i tabu”’ esistenti fino a qualche mese fa. Monti ha poi sottolineato come il provvedimento abbia un a una ”prospettiva di maggiore protezione sociale”. Il premier ha ribadito che i buoni giudizi dati all’estero dalla riforma delle pensioni varata dal governo. Parlando in videoconferenza al convegno Acri, il premier ha citato i commenti nella visita in Giappone e quelli di diversi vertici di governo in Europa su una riforma ”che affronta in modo strutturale il sistema pensionistico”.
Monti, collegato in videoconferenza al 22esimo congresso dell’Acri ha poi risposto all’elogio del presidente Giuseppe Guzzetti sulla credibilita’ dell’esecutivo a livello internazionale, ha dichiarato: ”Scopro da sue parole e dall’applauso – ha detto – che un potere fortissimo non forte come l’Acri apprezza la nostra azione”. Il premier ha sottolineato che “bisogna agire rapidamente per spezzare il circolo vizioso fra vunerabilita’ del settore bancario e crisi del debito sovrano”.