ROMA – Tasse da abbassare? Meglio non illudere gli italiani. Spiega così, il premier Mario Monti, la decisione di non inserire il fondo per l’abbassamento della pressione fiscale nel decreto sulla semplificazione.
Scrive Andrea Garibaldi sul Corriere della Sera che Monti, durante il Consiglio dei Ministri durato oltre sette ore ha spiegato: “Il fondo per ora è senza risorse. Meglio aspettare di identificare come finanziarlo. Altrimenti, si rischia di creare un’aspettativa, che se non viene soddisfatta si trasforma in un danno”.
Le risorse per il fondo, insomma, erano ancora troppo teoriche: il governo conta sui soldi recuperati dall’evasione fiscale. Risorse che si sperano ingenti ma ancora difficili da quantificare.
Meglio per Monti, scrive Repubblica, evitare la suggestione appetitosa dei “tesoretti”, soprattutto se di tesoretti virtuali trattasi. “Ho paura – ha spiegato il premier – che se creiamo la mistica del “tesoretto” alla fine si alimentano aspettative e appetiti che non possono essere soddisfatti”.
Facile immaginare, però, che più che agli italiani, parlando di appetiti, Monti parlasse dei partiti e in seconda battuta dei ministri visto che il governo, dal recupero dell’evasione fiscale conta di ottenere un gruzzolo di qualche miliardo. Ci sono le elezioni amministrative dietro l’angolo: su quei soldi i partiti ci avrebbero fatto la bocca.
E poi c’è anche la questione Europa. “Ci muoviamo su un sentiero ancora troppo stretto – avrebbe osservato un ministro secondo Repubblica – e il rischio di non centrare la meta purtroppo ancora esiste. Come dice Monti: è vero che ci siamo allontanati dal ciglio, ma il baratro è ancora davanti a noi”.
Un altro rinvio, sempre in sede di Consiglio dei Ministri, è arrivato per un’altra questione delicata, quella delle Golden Share nelle imprese controllate dallo Stato. Qui la pressione è duplice: da un lato c’è l’Europa che chiede di allentare il controllo pubblico, dall’altro c’è il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che, dopo la sortita sul milleproroghe, continua a chiedere che vengano varati pacchetti normativi omogenei tra di loro.