Monti: “L’Italia ce la fa, non perchè lo dice la Merkel”

BOLOGNA – “La Merkel dice che l’Italia ce la fa. Ma l’Italia ce la fa non perché lo dice la Merkel”. Così il presidente del Consiglio Mario Monti risponde, a Repubblica, alla domanda di Roberto Benigni: “Che dice la Merkel?”. Il premier si trova a Bologna per partecipare al dibattito “La Repubblica delle idee” rispondendo alle domande del fondatore del quotidiano La Repubblica, Eugenio Scalfari, e dal suo direttore Ezio Mauro.

“Ci troviamo in una situazione ancora piuttosto grave ma nel gestire questa situazione la possibilità di fare politiche molto orientate al futuro spesso ci manca perché – ha aggiunto – la gestione dell’emergenza tende a prevalere”. Il presidente del Consiglio ha detto che il nostro Paese ce la farà da solo, senza l’aiuto di una Troika. Parlando della crisi dell’Eurozona il premier ha detto che “se nelle prossime cruciali due settimane noi riusciremo ad avere qualcosa di concreto e una prospettiva, con delle date, per una politica mirante alla crescita, beh credo che questo cambierà già il piano psicologico”.

Insomma, secondo Monti, se il voto in Grecia non provocherà uno scossone “e se qualcosa di concreto verrà dal vertice Ue con date precise di politiche più mirate alla crescita, sul piano psicologico cambiera’ abbastanza”. Detto questo bisogna anche non ci siano “mani invisibili che richiudano le persiane che alcuni paesi hanno aperto, come l’Italia”, ha spiegato riferendosi all’andamento dello spread.

“E’ difficile pensare che le cose si posano risolvere in sette mesi”, ha poi detto Monti. “Ci vuole ancora un po’ di tempo. Credo però ci siano spiragli di uscita dalla crisi in tempi ragionevoli”. “Da me – ha proseguito – ci si aspettano parole di speranza, anche se non ho un volto molto sorridente”.

Sul voto in Grecia di domani il premier si aspetta, come se lo aspettano gli altri partner Ue, un voto favorevole al “saldo rapporto tra la Grecia e l’Ue e alla permanenza della Grecia nell’Eurozona”. E sul decreto sviluppo varato ieri dal Consiglio dei ministri, Monti ha affemato che non si tratta della fase 2 di cui tanto si parla sui giornali. Il lavoro continua e il governo continua a lavorare sul risanamento e sulla crescita, sin dall’inizio del suo mandato. Monti ha poi fatto riferimento alla riforma del lavoro del ministro Fornero che “sarà rivalutata anche da coloro che pur avendola confezionata partecipando alle consultazioni, ora la criticano”, e alla riforma pensionistica che è già un “modello internazionale”.

“Vado al gruppo dei 20 domani in Messico con un animo piu’ sereno” rispetto “al mio predecessore al gruppo dei 20 a Cannes – prosegue Monti – ora siamo tra quelli a cui si chiede come si puo’ migliorare l’Europa e non più di quanti soldi ancora abbiamo bisogno e come stiamo candendo nel baratro”.

Intanto nel centro di Bologna sono in corso scontri tra polizia e manifestanti che protestano per la presenza nel capiolòuogo emiliano di Monti. Il corteo del centro sociale Tpo ha cercato di sfondare il cordone di sicurezza allestito a circa duecento metri dal teatro Arena del sole, dove e’ in corso l’intervento del capo del governo, tra via Indipendenza e via Goito. Sono partite così diverse manganellate. Esplosi anche tre potenti petardi da parte dei collettivi.

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