ROMA – In realtà il piccolo Empy, il cagnolino adottato in diretta tv da Mario Monti, era un cane a noleggio. Lo avevano “affittato” gli autori della Endemol, la società che produce le Invasioni Barbariche, con l’intenzione di restituirlo al legittimo proprietario, ovvero il negozio Animal House di viale Monte Nero, a Milano. Un gioco, un piccolo test per smorzare l’aura asettica di tecnico della politica che avvolge il professore. Ma a sorprendere gli autori è stato invece Monti che, non solo ha superato il test, ma ha “salvato” Empy, sottraendolo alla sua vita canina da mercenario e adottandolo per davvero.
Il cucciolo, in origine Trozzi, poi ribattezzato Empy per via del gioco di “empatia” di cui era stato protagonista ha lasciato gli studi di La7 in braccio a Monti, spiazzando tutti. Nessuno si sarebbe mai aspettato che il premier lo adottasse davvero ma si da il caso che il piccolo Trozzi fosse già stato venduto e la Endemol ha perciò dovuto rifondere la proprietaria del negozio, che era tra l’altro presente in studio. Un souvenir per il presidente del Consiglio un po’ più costoso di quelli solitamente lasciati agli ospiti di Daria Bignardi.