Bondi non molla l’osso Venezia: “Lo confermo, metterò il becco sulla Mostra”

Sandro Bondi

Il ministro della Cultura Sandro Bondi tiene il punto su Venezia e insiste sulla sua volontà di dire la sua sulla composizione della giuria del Festival del Cinema.  ”Non sono un uomo di potere”, ”non sono Bottai ne’ Farinacci”, ma, spiega Bondi,  ”l’ho detto e lo confermo, d’ora in avanti intendo ‘mettere becco” sulle decisioni che riguardano le scelte dei presidenti delle giurie e dei direttori dei settori delle biennali.

Di nuovo intervistato dal settimanale Panorama, dopo le polemiche suscitate una settimana fa dalle sue dichiarazioni sulla Mostra del cinema di Venezia, il ministro dei beni culturali  conferma tutto in un’intervista che sara’ in edicola da venerdì 24 settembre.

”La sfida che ho lanciato e che intendo portare a termine è quella di liberare la cultura in Italia dal peso e dall’influenza delle ideologie, della politica di partito e dai condizionamenti dello Stato”, premette il ministro. E precisa: ”Questo proposito politico, che è autenticamente liberale, non contraddice affatto il mio diritto e dovere di intervenire nel dibattito culturale in atto nel nostro Paese e in tutta Europa. L’ho già detto e lo ripeto: non sono un uomo di potere, il mio desiderio e impegno e’ quello di separare la politica dalla politica militante e ideologica. Non sono percio’ ne’ Giuseppe Bottai ne’ Roberto Farinacci. La mia unica gioia – prosegue – è quella di alimentare il confronto delle idee”.

Poi spiega che quello che piu’ lo rattrista, da questo punto di vista, ”e’ la difficolta’ se non l’impossibilita’ nel nostro Paese di aprire un autentico confronto delle idee. Tutti sono rinchiusi nel proprio recinto, ben protetto e difeso. – sostiene Bondi – Se qualcuno, come il sottoscritto, ambisce a rompere queste roccheforti e aprire un vero dibattito culturale, allora deve essere immediatamente accusato di invadere il campo o di volere attentare alla liberta’ della cultura. Che triste Paese e’ diventato il nostro!”. Poi la conferma delle dichiarazioni su Venezia: l’avere detto che d’ora in avanti intendo ”mettere becco”, cioe’ che ritengo doveroso da parte del ministero della Cultura partecipare e discutere sulle principali decisioni che riguardano le scelte dei presidenti delle giurie e dei direttori dei settori delle biennali, ha inorridito molti commentatori”.

Anzi. ”Lo riconfermo con ancora piu’ forza e convinzione- sottolinea- E’ mai possibile che il governo finanzi quasi interamente la Biennale, con un investimento di circa 16 milioni di euro (di cui oltre 7 destinati alla Mostra del cinema), e tutte le decisioni vengano prese sopra la sua testa? No, non e’ giusto e non e’ condivisibile”.

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