ROMA – Sono un militante del Movimento 5 Stelle e fra poche ore devo votare il mio presidente della Repubblica: come faccio? Non sono un militante del Movimento 5 Stelle, ma voglio proprio sapere come fanno quelli di Grillo a votare online il loro candidato presidente. Insomma: come funzionano queste “Quirinarie“?
Chiedilo a Beppegrillo.it, e il blog-oracolo ti dirà come, dove, quando e perché. Chi lo dovrai indicare tu, se sei uno dei pochi fortunati che si sono iscritti al Movimento prima del 31 dicembre 2012 ed entro il 30 marzo 2013 hanno inviato a M5S un “documento digitalizzato”, in pratica la scannerizzazione della carta d’identità, del passaporto o della patente. Così parlò il blog:
“Tempistiche:
– La proposta dei candidati verrà effettuata da tutti coloro abilitati al voto l’11 aprile dalle 10.00 alle 21.00.– La votazione successiva sui primi 10 candidati selezionati si terrà sul sito beppegrillo.it due giorni prima della votazione in aula (il 16 aprile 2013, ndr) sempre dalle 10.00 alle 21.00.
Per votare le persone devono aver inviato il documento digitalizzato alla pubblicazione di questo articolo, 30 marzo 2013, ed essersi iscritte al MoVimento 5 Stelle entro il 31/12/2012
Modalità per proporre il Presidente della Repubblica:
– Per proporre il nome del suo candidato l’iscritto al MoVimento 5 Stelle dovrà accedere alla sua pagina personale. Potrà proporre un solo candidato con nome e cognome e non potrà modificare la scelta.– Per votare l’iscritto al MoVimento 5 Stelle dovrà accedere alla pagina di votazione indicata con la propria email e password. Il sistema di votazione sarà linkato da un’email inviata a tutti gli aventi diritto di voto e sarà linkata anche all’interno della pagina personale.
– Ogni iscritto potrà votare per un solo candidato.
– Nel caso il servizio di voto non fosse raggiungibile (ad esempio per un attacco hacker) per più di un’ora il tempo di down verrà recuperato, se possibile, il giorno successivo.
– I 10 nomi più proposti verranno resi pubblici e utilizzati come base dei votabili e disposti in ordine alfabetico per la votazione finale. Su questi verrà verificato che abbiano compiuto 50 anni alla data del 15 aprile 2013 (o alla data delle votazioni in aula se già resa pubblica) e che siano italiani. In caso di problemi verrà preso il primo degli esclusi.
– Il nome che avrà ricevuto più voti sarà votato dai Parlamentari del MoVimento 5 Stelle
– Il processo di voto sarà verificato da un ente esterno .”
Questo prima dell’attacco hacker. Ecco le nuove istruzioni:
Le votazioni per il Presidente della Repubblica di ieri sono state oggetto di attacco di hacker. In presenza dell’ente di certificazione è stata riscontrata una intrusione esterna durante il voto e siamo riusciti a determinare le modalità con cui è avvenuto l’attacco. Abbiamo deciso di annullare quindi le votazioni di ieri e ripeterle oggi con nuovi livelli di sicurezza. Ci scusiamo per questo inconveniente e chiediamo di ripetere le votazioni. Grazie per la vostra pazienza.
Le indicazioni per il voto sono le stesse di ieri, gli iscritti al MoVimento 5 Stelle al 31 dicembre 2012, che abbiano inviato i documenti digitalizzati, potranno proporre il loro candidato per la Presidenza della Repubblica fino alle ore 21.
I primi dieci candidati saranno in seguito, il giorno lunedì 15 aprile, votati per scegliere il nome che sarà indicato dal gruppo parlamentare del M5S. Coloro che hanno il diritto di proporre il prossimo Presidente della Repubblica riceveranno una email con le istruzioni dopo le ore 11 di questa mattina.
Le “presidenziarie” del Movimento 5 Stelle funzionano con un doppio turno: si vota prima il 12 aprile per selezionare una rosa di 10 nomi, poi una seconda volta il 15 aprile per indicare quello che sarà “il” candidato grillino alla Presidenza della Repubblica. Il referendum online è stato fatto per evitare “inciuci di palazzo”. “Ci auspichiamo che anche le altre forze politiche, per una scelta così importante, consultino direttamente i loro iscritti” ha spiegato il capogruppo M5s al Senato Vito Crimi.
Però c’è modo e modo di consultarli, i propri iscritti. Un po’ di prudenza e tanta paranoia (giustificata, a quanto pare) su hacker e infiltrati hanno reso i meccanismi della democrazia interna al M5s un po’ troppo “esclusivi”. Prendi le primarie per il candidato sindaco di Roma, Marcello De Vito, che ha sbaragliato la concorrenza con la bellezza di 532 voti. Anche Ignazio Marino del “pdmenoelle” (come lo definisce Grillo) ha vinto nettamente sugli altri cinque candidati. Ma con quasi 50 mila voti.
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