Mpa, Loiero: "Con Lombardo faremo qualcosa per tutto il sud"

CATANZARO, 23 SET – ''Ringrazio Raffaele Lombardo per la costanza con cui ha inseguito questa intesa con Autonomia e diritti. Abbiamo discusso a lungo ma alla fine abbiamo dato avvio a qualcosa che spero possa attecchire in tutto il Mezzogiorno, dove già esistono figure istituzionali che fanno capo al Movimento per le Autonomie fondato dal Presidente della Sicilia''. Lo afferma in una dichiarazione Agazio Loiero.

''Come ho già più e più volte detto e scritto in questi mesi, la funzione dei partiti nazionali, generalisti che abbiamo conosciuto in passato, appaiono – dice Loiero – ormai come svuotati sia nei temi che agitano o, meglio, che non sono più in grado di agitare, sia nelle finalità che si prefiggono. Nel silenzio della maggioranza di governo, che pure prende molti voti nel Mezzogiorno, e tra vaghi balbettii dell'opposizione il divario tra Nord e Sud del paese è diventato cosi ampio come non lo era mai stato in Italia. Il protagonismo della Lega come motore di una questione meridionale capovolta è stato accettato dalla maggioranza degli italiani nel migliore dei casi come un evento ineluttabile, come la cultura nuova di questo millennio che produce paradossali stranezze di cui nessuno parla. In questi anni mentre da Bruxelles si tenta, attraverso i fondi strutturali, di ridurre le disuguaglianze delle aree deboli d'Europa, tra cui tutte le Regioni del nostro Sud il governo nazionale sottrae a queste risorse utilizzandole ad uso del Nord, sotto forma di Ici, di ammortizzatori in deroga ecc. Il fatto è che finché la Lega, si batterà espressamente solo per alcune Regioni del Nord, tutti i giochi politici vengono sparigliati: nessun partito nazionale sarà in grado di rappresentare insieme, nello stesso tempo e in una cornice unitaria, il Nord ed il Sud. Il cammino da fare dei nostri movimenti dunque è lungo e non privo d'insidie, specie se si considera che una buona parte di classe dirigente sembra sorvolare su problemi di tale portata. Sotto tale aspetto la crisi che investe in questi mesi l'Italia e che rappresenta una sciagura, forse una funzione non del tutto negativa la presenta: quella di fare aprire gli occhi al ceto politico parlamentare, selezionato attraverso questa immonda legge elettorale''.

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