Napoli, la figlia di Florino candidata Casapound arrestata insieme ad altri 9

Pubblicato il 24 Gennaio 2013 - 12:24| Aggiornato il 6 Maggio 2022 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI – Sette arresti e tre obblighi di dimora: è il bilancio di un blitz compiuto giovedì mattina dalle forze dell’ordine contro esponenti di estrema destra accusati di aver partecipato a scontri di piazza a Napoli. Tra loro c’è anche Emmanuela Florino, figlia dell’ex senatore di An Michele Florino, nonché candidata di Casapound alle politiche del 24 e 25 febbraio.

Le indagini dei Carabinieri dei Ros, che giovedì mattina hanno portato alla notifica di dieci misure cautelari, vertono in particolare sul movimento di estrema destra Casapound, protagonista negli ultimi anni di numerosi scontri con esponenti della sinistra.

Dalle intercettazioni è emerso che gli indagati, che hanno la loro sede nel centro storico di Napoli, pianificavano aggressioni e pestaggi ai danni di rivali politici.

I reati ipotizzati dal Procuratore aggiunto Rosario Cantelmo e dal sostituto Luigi Musto  sono di banda armata, associazione sovversiva, detenzione e porto illegale di armi e di materiale esplosivo, lesioni a pubblico ufficiale e attentati incendiari.

A Emmanuela Florino, anche detta la “ducessa”, sono stati concessi gli arresti domiciliari. Obbligo di dimora anche per Giovanni Senatore, detto “senatore”, Giuseppe Guida, Aniello Fiengo, Massimo Marchionne, Andrea Coppola, Raffaele Palladino, e Alessandro Mennella. In carcere invece sono finiti Enrico Tarantino, ritenuto il leader dell’ala  violenta del gruppo e Giuseppe Savuto.