Napoli, UniCost: "I magistrati che vanno in politica non ritornino in tribunale"

MONDELLO (PALERMO) – I magistrati che scelgono la strada della politica non devono piu' tornare a indossare la toga, soprattutto quelli che accettano ruoli nell'amministrazioni locali. A pensarla così è Unità per la Costituzione, la corrente di maggioranza dei magistrati che, con il suo segretario Marcello Matera, ha definito ''non più procrastinabile'' un efficace intervento legislativo che disciplini l'intera materia.

Lo spunto per l'intervento di Unicost è evidentemente la vicenda di Giuseppe Narducci, il pm di calciopoli che e' entrato come assessore nella Giunta del Comune di Napoli guidata da Luigi De Magistris, ma ''gia' da tempo'', come ha ricordato Matera dal palco del congresso di Unicost, la corrente sostiene che ''il magistrato che entra legittimamente in politica effettua una scelta irreversibile, senza ritorno''. Questo vale, ha evidenziato Matera ''soprattutto per coloro che si impegnano in ruoli di amministrazione locale, per i quali e' ancora maggiore l'impatto di 'schieramento', del tutto incompatibile con la stessa essenza della terzieta' e dell'imparzialita'.

La Magistratura deve tenersi ''visibilmente lontana dalle tentazioni di fare opposizione o collateralismo politico – ha detto tra l'altro il leader di Unicost – in uno stato di diritto chi amministra giustizia non puo' essere o apparire di destra, di centro o di sinistra''.

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