Napolitano a pranzo con gli operai Fincantieri

GENOVA – Insolito invito a pranzo per una delegazione dei lavoratori Fincantieri dei tre stabilimenti liguri. Gli operai, a Porto Venere per consegnare una lettera al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che oggi e’ intervenuto alla festa per i 150 anni della Marina militare, sono stati invitati dal Capo dello Stato a unirsi con lui per il pranzo.

La delegazione composta da una dozzina di lavoratori Fincantieri degli stabilimenti di Sestri Ponente, Riva Trigoso e Muggiano, che attendeva l’arrivo di Napolitano sul molo di Porto Venere, ha accettato l’invito con gratitudine, e un po’ di stupore, e si e’ recata alla trattoria ‘Da Iseo’, in Calata Doria, rinomato ristornate di una delle località turistiche più belle della Liguria.

I lavoratori Fincantieri hanno consegnato una targa e una lettera al Capo dello Stato, nella quale si chiede attenzione per la cantieristica italiana e, in particolare, per Fincantieri, al centro delle polemiche per i 2.550 esuberi annunciati dal piano industriale poi ritirato dall’azienda.

”Noi desideriamo che restino in piedi le nostre case, resti salda la casa di tutti, che e’ il nostro Paese”. E’ questo uno dei passaggi del documento consegnato stamani al presidente Napolitano a Portovenere (La Spezia). ”Il futuro della cantieristica italiana e delle nostre fabbriche e’ tutto da scrivere e decisivo, a questo proposito, e’ l’impegno forte e costruttivo del governo oltre che del management dell’azienda”. ”Noi ci battiamo – scrivono le Rsu – prima di tutto per il nostro lavoro e crediamo che questo patrimonio appartenga al nostro Paese e che l’Italia non possa e non debba rinunciare a questa eccellenza proprio nel momento in cui si fa cosi’ difficile la competizione con altri paesi in Europa e nel mondo”.

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