ROMA – Giorgio Napolitano non è convinto del governo Bersani-Grillo. Preferirebbe un governo di larghe intese guidato ad un “tecnico”. Così come Berlusconi, che aspetta che il Pd si decida a fare questa offerta. Lo scenario post elettorale ha scatenato i retroscenisti di tutta Italia.
Al momento, l’unica reale apertura è stata quella di Bersani a Grillo: “Devono prendersi le loro responsabilità, sono il primo partito alla Camera”. Ma Napolitano non crede nell’alleanza “a orologeria” Pd-M5S. Preferirebbe un governo “istituzionale”: i nomi che si fanno sui giornali sono quelli di Annamaria Cancellieri, Fabrizio Barca e Giuliano Amato.
Questa soluzione starebbe bene a Berlusconi, che non sarebbe relegato ai margini. Amato, tra l’altro, è uno dei papabili proprio per la successione di Napolitano alla presidenza della Repubblica. Il suo nome starebbe bene anche al Pdl. L’elezione del nuovo capo dello Stato si terrà a metà maggio.
E Berlusconi? Per ora aspetta. Bersani l’ha detto con una battuta: “Si riposi”. E’ stato il suo modo per declinare la quasi offerta fatta dallo stesso Berlusconi per un governissimo. Per ora, però, la parola chiave di Berlusconi è “aspettare”. Perché l’alleanza Bersani-Grillo è tutta da provare. E se non funzionasse, lui sarebbe sempre lì…
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