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Di Pietro, attacco frontale a Napolitano: “Vuole nascondere la verità”

di Alberto Francavilla |18 Luglio 2012 13:43

Antonio Di Pietro (foto Lapresse)

ROMA – Antonio Di Pietro, attacco frontale a Giorgio Napolitano: “Non vuole far sapere la verità”. Secondo Di Pietro, leader dell’Idv ma anche ex pm, le intercettazioni tra il presidente della Repubblica e Nicola Mancino non devono essere distrutte. Spiega Di Pietro:  “Se sono previste delle immunità, queste non riguardano ‘il privato cittadino Mancino”. Napolitano ha invece dato all’Avvocatura dello Stato l’incarico di sollevare il conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato. Secondo lui sbagliano i pm di Palermo (che indagano sulla trattativa Stato-mafia) a non distruggere le intercettazioni perché se le telefonate del capo dello Stato sono considerate “irrilevanti” ai fini dell’indagine dovrebbero essere eliminate.

Di Pietro invece la pensa diversamente e ci va giù duro: ”Invece di mettere a disposizione dei giudici tutto perché dopo 20 anni si possa sapere la verità sui fatti che hanno portato alla morte di servitori dello Stato, l’unica cosa che si sa è che proprio il Capo dello Stato non vuol far sapere cosa è successo”.

”Qui – spiega Di Pietro – non siamo in presenza di uno scontro, ma della scelta netta di non applicare la Costituzione, che impone a tutti di essere uguali davanti alla legge. Se sono previste delle immunità, queste non riguardano ‘il privato cittadino Mancino”’. E poi: ”Su una questione così delicata, un formalismo esasperato non aiuta a sapere la verità”.

Bersani ha giudicato “indecente” l’attacco di Di Pietro, che ha replicato: ”Capisco che ci sono partiti e persone. Io li rispetto, ma a loro chiedo di rispettare noi”.

Più sarcastico invece il commento di Osvaldo Napoli del Pdl: “C’è un nemico interno che scava come una talpa per affossare l’Italia. Una volta ha il volto di Antonio Di Pietro, un’altra di un pm alla ricerca della ribalta, un’altra ancora di tutti e due”.

”L’attacco del leader dell’Italia dei Valori al presidente della Repubblica – sottolinea – è la conseguenza di alcuni fatti politici: Di Pietro correrà da solo alle elezioni politiche; spera di ottenerle a ottobre, attaccando furiosamente il Capo dello Stato, garante istituzionale degli equilibri politici costruiti attorno al governo Monti; ha individuato nel Pd il suo avversario e la sinistra, divisa più che mai, si prepara a un sanguinoso regolamento di conti. Il risvolto terribile di tutto questo è il mutismo di Bersani e del suo partito. Stanno pietrificati, come il topo davanti al serpente che, infatti, ne farà un sol boccone. Certo è che il leader dell’Italia dei Valori, al quale poco importa di accertare le verita’, come politico oggi, come pm ieri, si sta rivelando un alleato oggettivo di chi specula contro l’Italia”.

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