Napolitano l'anti secessionista: “O insieme o non cresciamo”

Pubblicato il 1 Ottobre 2011 - 11:39 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI, 1 OTT – Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, torna ad attaccare il secessionismo: ”O questo Paese cresce insieme o non cresce”. Poi una frecciata a Della Valle: ”Si impreca molto contro la politica, ma attenzione ma la politica siamo tutti noi. Dobbiamo dare speranza ai giovani”.

”L’Italia non crescera’ se non crescendo tutta insieme, nord e sud, se non mettendo a frutto – ha aggiunto Napolitano, che a questo punto e’ stato interrotto da un lunghissimo applauso – le risorse e le potenzialita’ della nostra gente”. ”Apprezzo l’impegno della Chiesa”, ha detto ringraziando il cardinale Crescenzio Sepe, che lo aveva salutato in termini molto affettuosi dicendo: ”saluto e ringrazio il presidente Napolitano, cosi’ caro a noi tutti italiani e cosi’ stimato e ben voluto nel mondo intero”.

”Caro amico cardinale Sepe, io – ha risposto Napolitano, sottolineando il tono amichevole – non ho messo per iscritto cio’ che devo dire e spero di non sbagliare dicendo quello che sento dopo due giorni di incontri a Napoli. Esprimo un di piu’ di speranza e di fiducia vedendo di quante risorse dispone questa citta”’.

Napolitano ha indicato i ragazzi dell’orchestra giovanile ‘Sanitaesamble’, composta da ragazzi del rione Sanita’, che lo hanno accolto con la colonna sonora del film di Benigni ‘La vita e’ bella’ e con un arrangiamento molto originale di ‘O sole mio’. Li ha indicati come esempio di cio’ piu’ importante che si puo’ fare sul piano sociale anche nei quartieri piu’ difficili di Napoli. ”Dopo i colloqui che ho avuto con il presidente della Regione Campania e con il sindaco di Napoli, vedo la possibilita’ di una sinergia e di una convergenza fra pubblico e privato”.

Napolitano ha inoltre definito i risultati ottenuti dal Terzo Settore ”un esempio bellissimo di quel che si puo’ costruire nel cuore di Napoli”. Parlando della speranza da dare ai giovani, il Capo dello Stato si e’ visibilmente commosso ed e’ stato incoraggiato a continuare da un caloroso applauso. In conclusione ha messo l’accento sul valore politico dell’impegno sociale. ”La politica – ha detto – siamo tutti noi. E’ politica anche costruire qualcosa di fondamentale dal punto di vista sociale per rendere possibile cio’ che altrimenti non sarebbe possibile”. Dal rione Sanita’, Napolitano ha raggiunto il carcere minorile di Nisida.

Già venerdì Napolitano aveva mandato un messaggio chiaro a Bossi&Co. Così chiare e così dall’alto a Bossi non gliele avevano mai cantate: “In passato un leader separatista è già stato arrestato”.