Napolitano: “Preservare la libertà di parola”

Il presidente della Repubblica ha ricordato la caduta del Muro di Berlino; nell’occasione, il capo dello Stato ha sottolineato la centralità della “libertà di parola” sancita dall’articolo 21 della Costituzione.
Giorgio Napolitano

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, parlando della caduta del Muro di Berlino, ha ribadito l’importanza fondamentale della libertà di parola.

Intervenendo alla presentazione dei premi Eti per il teatro e De Sica per il cinema, il capo dello Stato ha indicato la libertà di espressione, sancita dall’articolo 21 della Costituzione, come «uno dei principi da tener sempre cari, da preservare e far vivere in Italia e ovunque».

«La caduta del Muro di Berlino – ha aggiunto Napolitano -segnò uno spartiacque nella storia europea e mondiale del XX secolo, come già un’altra tappa aveva segnato, il 9 maggio 1945 la caduta di Berlino».

Per il presidente «si aprì allora in Germania Est, ma il cambiamento era già cominciato in Polonia, la strada per l’affermazione di diritti di libertà che erano già stati sanciti nelle Carte costituzionali approvate dopo la fine della seconda guerra mondiale, diritti di libertà da preservare e far vivere in Italia e ovunque».

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