Napolitano: "Serve la coesione delle istituzioni"

ROMA, 31 MAG – Il forte sentimento di unita'
nazionale e' un bene ''prezioso''. Da difendere e da
valorizzare. E su questo sentimento dobbiamo fare affidamento
per affrontare i gravi e incombenti problemi posti dalla crisi
economica, che richiedono coesione fra le istituzioni e ''un
impegno collettivo''. Giorgio Napolitano torna ancora una volta
a chiedere che vengano accantonate le contrapposizioni
politiche, frontali e pregiudiziali, ''nell'interesse del
paese''.
Un richiamo che il capo dello Stato ha ritenuto necessario
lanciare nel giorno dedicato alla Festa della Repubblica,
celebrata con il grande ricevimento annuale nei Giardini del
Quirinale, perche' non si perda di vista uno dei problemi piu'
incombenti, che annuncia scelte incisive e dolorose per tutti.
In attesa, inoltre, che il governo si sottoponga alla verifica
parlamentare – oggi calendarizzata a fine giugno – che egli
stesso chiese il 6 maggio scorso per misurare l'effettiva
composizione dell'esecutivo dopo gli ingressi dei Responsabili.
La verifica e' resa quanto mai attuale dalla delicata fase
politica che si e' aperta con l'esito delle elezioni
amministrative, infausto per il centrodestra. Napolitano non ha
fatto alcun cenno, almeno in pubblico, alla questione. Ma
probabilmente ne ha parlato con il premier Silvio Berlusconi,
con il quale ha avuto un breve colloquio, all'inizio del
ricevimento sulla terrazza della Coffee House.
Gli interrogativi sulla coesione e sulla solidita' della
maggioranza sono stati al centro delle discussioni fra gli
ospiti politici del ricevimento, fra i quali c'erano i
principali esponenti politici e parlamentari dei due
schieramenti.
Napolitano ha lanciato il suo richiamo alla realta' prima di
aprire i Giardini ai suoi quasi duemila ospiti, con un
messaggio inviato ai prefetti, nel quale ha innanzitutto
sottolineato il loro ruolo di rappresentati pubblici impegnati a
''garantire la massima coesione tra le istituzioni chiamate ad
operare nel comune interesse dello sviluppo economico, sociale e
civile in ogni provincia''.
Con loro, Napolitano si e' rallegrato del fatto che
quest'anno le celebrazioni del 2 giugno e del 150.mo
anniversario dell'Unità d'Italia ''siano state caratterizzate da
una straordinaria e calorosa partecipazione di cittadini, a
conferma dell'esistenza di un forte e diffuso sentimento di
unita' nazionale, prezioso per suscitare quel nuovo grande
impegno collettivo di cui il Paese ha bisogno nell'attuale
difficile situazione economica''.
Nel messaggio Napolitano ha messo l'accento sulla necessita'
di ''garantire la massima coesione tra le istituzioni'' e sul
fatto che un ''punto di riferimento essenziale resta
l'ancoraggio al principio di unita' e indivisibilita' della
Repubblica, e con esso il dovere di tutela dei diritti
fondamentali dei cittadini e di tutte le persone presenti sul
territorio nazionale''. Un implicito richiamo, quest'ultimo ad
accogliere gli immigrati che giungono in Italia senza nessuna
discriminazione, con uno spirito di solidarieta' umana e civile
che e' doveroso e appartiene alle migliori tradizioni italiane.

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