Nathan Labolani, ucciso da un cacciatore. Il ministro Costa: “Stop alla caccia di domenica”

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Nathan Labolani, ucciso da un cacciatore. Il ministro Costa: “Stop alla caccia di domenica”

ROMA – “Le Regioni devono cancellare la domenica dal calendario della caccia”. E’ l’appello ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, dopo l’incidente di caccia in Liguria in cui è stato ucciso un ragazzo, il 18enne Nathan Labolani, scambiato per un cinghiale.

Sono infatti le Regioni a decidere i calendari della caccia, in autonomia. A loro si rivolge Costa. “La cosa più pericolosa”, spiega al Corriere della Sera, “sono proprio le battute di caccia, e particolarmente le battute di caccia al cinghiale”, perché “i cacciatori tendono a sparare quando vedono qualcosa muoversi”. Secondo il ministro dell’Ambiente, “questo appello alle Regioni è l’intervento più immediato che posso fare, ma adesso formalizzerò anche un appello al Parlamento perché si diano da fare per modificare la legge sulla caccia”.

Le associazioni animaliste parlano di migliaia di animali selvatici all’anno uccisi nella stagione venatoria: in parlamento sono depositati diversi disegni di legge per modificare l’attuale normativa della caccia e tutti sono in termini restrittivi, proprio come ha in testa il ministro Costa. Che però conclude: “So che quello della modifica della legge è un iter necessariamente lungo. Le Regioni invece se vogliono possono proibire subito di sparare durante le battute di caccia la domenica, già domenica prossima. Ed evitare altre tragedie”.

La tragedia è avvenuta ad Apricale, nell’entroterra di Ventimiglia, provincia di Imperia: il 18enne, mentre stava passeggiando nei boschi, è stato ucciso dalla fucilata di un cacciatore, impegnato in una battuta di caccia al cinghiale a squadre. Il giovane, di Ventimiglia, era nell’area boschiva quando, alle 8 di mattina, è stato colpito. I carabinieri che sono intervenuti sul posto hanno accertato che fra i due non c’era nessun rapporto, né il ragazzo partecipava alla battuta: sarebbe stato colpito mentre passeggiava, trekking o alla ricerca di funghi, scambiato per una preda. La ferita all’addome non gli ha dato scampo: inutili i soccorsi, poco dopo il ferimento è deceduto.

L’arma, una carabina Winchester magnum calibro 300, regolarmente detenuta, è stata sequestrata. Il 28enne che ha sparato aveva il porto d’armi da caccia da qualche anno, era in stato di shock, ed è rimasto sul posto in attesa dei carabinieri: è indagato per omicidio colposo.

 

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