TRAPANI – La nave Diciotti della Guardia Costiera con a bordo 67 migranti soccorsi 4 giorni fa dal cargo Vos Thalassa ha effettuato l’attracco nel porto di Trapani. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Il ministro dell’Interno Matteo Salvini però ha negato l’autorizzazione per lo sbarco: “Chi lo fa si assume la responsabilità”, ha dichiarato sottolineando che “chi ha mentito deve pagare”.
Salvini infatti non ha alcuna intenzione di farli sbarcare se prima non sarà chiarita la vicenda delle presunte aggressioni agli armatori da parte di alcuni dei migranti soccorsi.
La nave Vos Thalassa ha consegnato i migranti alla Guardia Costiera italiana denunciando di aver subito aggressioni e minacce da alcuni di loro mentre faceva rotta per riportarli in Libia. La Procura ha aperto un fascicolo nei confronti di due migranti, un ghanese e un sudanese, che sono a bordo della nave Diciotti con le ipotesi di reato di impossessamento di nave, minacce e violenza.
Al momento però, secondo quanto si apprende, la Procura di Trapani, non starebbe valutando la possibilità di disporre provvedimenti cautelari nei confronti dei due migranti indagati. La Procura è in attesa del rapporto dello Sco e della Squadra mobile della Questura sulla presunta aggressione all’equipaggio della Vos Thalassa. Gli investigatori, ieri, hanno sentito i testimoni della vicenda cercando di ricostruire quanto accaduto anche in vista di possibili provvedimenti cautelari da adottare. Le indagini hanno riguardato anche la presenza di scafisti tra i 67 migranti soccorsi. Soltanto dopo aver ricevuto l’informativa dello Sco e dopo l’attracco nel porto di Trapani della Diciotti con a bordo i profughi la Procura di Trapani deciderà, avendo a quel punto la competenza in base alla legge, come procedere.
Ma Salvini non molla la presa e anche se la nave è arrivata nel porto italiano, ha deciso di impedire lo sbarco delle persone a bordo perché chiede ai magistrati chiarezza sui fatti avvenuti sulla Vos Thalassa. “Io non voglio farmi prendere in giro. Finché non c’è chiarezza su quanto accaduto io non autorizzo nessuno a scendere dalla Diciotti: se qualcuno lo fa al mio posto se ne assumerà la responsabilità. O hanno mentito gli armatori denunciando aggressioni che non ci sono state e allora devono pagare o l’aggressione c’è stata e allora i responsabili devono andare in galera”.
Il ministro dell’Interno ha sottolineato che in Procura c’è un dibattito sulla vicenda e di non avere alcuna fretta di farli sbarcare: “Servirà tutto il tempo necessario, chi deve decidere ha il tempo per decidere, ha tutti gli elementi per farlo. In procura stanno lavorando, attendiamo gli esiti, io non faccio il giudice o il poliziotto, non ho interrogato nessuno, faccio il ministro e cerco di far rispettare l’ordine pubblico. Se ci sono violenti vanno in galera e non in albergo se non ci sono violenti perché qualcuno ha mentito questo qualcuno ne pagherà le conseguenze”.