ROMA – “Tre anni di burocrazia a spese zero per le imprese che investono e assumono”. Questa la proposta di Angelino Alfano, leader di Ncd e vicepremier. Alfano vuole inserire la misura nel ”contratto di governo”, da stipulare a gennaio con il premier Letta e con il Pd. Una misura che, per il ministro del Lavoro Enrico Giovannini “c’è già”.
Nell’intervista ad Andrea Garibaldi per il Corriere della Sera Alfano spiega:
“Incontro ovunque imprenditori e commercianti interessati a investire capitali e ostacolati dalla burocrazia. Gente che non ne può più di ‘conferenze dei servizi’ e cose del genere. Da qui la nostra misura-choc: per tre anni chi abbia un’idea imprenditoriale, un’iniziativa commerciale o artigianale potrà realizzarla senza aspettare alcuna risposta dagli enti pubblici”.
Naturalmente, precisa, non verrà meno il controllo del rispetto delle leggi dello Stato. Alfano e il Nuovo centrodestra vogliono anche contratti solo aziendali o individuali, secondo accordi fra datori di lavoro e lavoratori. E in più c’è l’auspicio che il neo segretario del Pd Matteo Renzi
”riesca a superare i veti ideologici della sinistra sul mercato del lavoro, e a favorire la semplificazione”.
Nel ”contratto di governo” si parlerà anche di legge Bossi-Fini e di Centri di accoglienza, spiega il vice premier:
“Non possiamo, sull’onda di giustificata emotività, mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini. Ecco alcuni dati di fatto. Nel 2013 il tempo di permanenza medio nei Cie è stato di 38 giorni. Attualmente nei Cie ci sono solo 445 stranieri. I ritardi nei rimpatri sono dovuti ai ritardi nel rilascio dei documenti da parte dei consolati. Aggiungo che dei nove immigrati che si sono cuciti la bocca a Ponte Galeria, tre sono ex detenuti per spaccio e uno, l’imam, ha precedenti per rapina, lesioni e tentato furto”.
Punto fondamentale da discutere, ha poi aggiunto Alfano, sarà quello della riforma della legge elettorale:
“Esplora il significato del termine: Ho sempre più forte la speranza che si trovi un accordo dentro la maggioranza. Su quattro principi c’è piena sintonia: bipolarismo, scelta diretta dei parlamentari da parte dei cittadini, premio di maggioranza che assicuri la governabilità, superamento del bicameralismo e Senato a vocazione regionale».Ho sempre più forte la speranza che si trovi un accordo dentro la maggioranza. Su quattro principi c’è piena sintonia: bipolarismo, scelta diretta dei parlamentari da parte dei cittadini, premio di maggioranza che assicuri la governabilità, superamento del bicameralismo e Senato a vocazione regionale”.