ROMA – Tutte contro Nicole Minetti nel Pdl: le donne di partito scalpitano e chiedono alla dirigenza di fare fuori la consigliera regionale della Lombardia, implicata nel processo Ruby. L’ultima in ordine di tempo a chiederlo è l’ex ministro Giorgia Meloni che su Twitter scrive ad Angelino Alfano: “Nicole Minetti sostiene di non essersi dimessa perché non l’hai chiamata per chiederglielo. La facciamo questa telefonata?”.
Anche la vicepresidente del Parlamento europeo e membro della direzione nazionale del Pdl, Roberta Angelilli, non è da meno: “Nicole Minetti – afferma – deve andarsene, altrimenti saranno altri a sbattere la porta lasciando un partito dove per farsi sentire bisogna scendere a livelli inaccettabili. Per l’ennesima volta abbiamo assistito ieri allo show mediatico di Nicole Minetti che è arrivata addirittura a dire che ‘non bisogna essere particolarmente preparati per fare politica’. Con le sue dichiarazioni avvilenti oltre a screditare tutte quelle donne impegnate in politica che basano la loro attività sulla concretezza, sulle competenze, rappresenta un pessimo esempio per tutte le giovani cittadine che si aspettano dalla classe politica, soprattutto in questo momento, sobrietà e risposte urgenti ai problemi del Paese”.
“E’ arrivato il momento – afferma l’eurodeputata del Pdl – che il partito si pronunci in maniera inequivocabile su Minetti: è incredibile che per sollecitare una selezione più meritocratica della classe dirigente, l’assessore Elena Donazzan, che apprezzo e stimo, sia stata costretta ad una sceneggiata nel bagno del Pirellone per riaprire l’inascoltato dibattito sulla dignità della politica. Mi chiedo a questo punto che senso abbia stare in un partito in cui per farsi sentire bisogna scendere a un tale livello”.
I commenti sono chiusi.