Nitto Palma: "Farò pagare i magistrati che sbagliano"

ROMA, 11 OTT – La normativa attuale in tema di responsabilita' civile dei magistrati ''e' stata approvata con legge ordinaria. Quindi e' possibile intervenire senza attendere una norma di rango costituzionale''. Lo afferma a Libero il ministro della Giustizia, Francesco Nitto Palma, annunciando di voler riformare l'attuale meccanismo che disciplina la responsabilita' civile delle toghe.

''C'e' piu' di qualcosa da cambiare'', osserva Nitto Palma, perche', spiega ''la legge non ammette un'azione diretta nei confronti dei magistrati, ma verso lo Stato, che poi puo' rivalersi sulle toghe. Ma di fatto il diritto di rivalsa non e' mai stato azionato''.

''La normativa attuale – ricorda il Guardasigilli – prevede che in caso di rivalsa dello Stato il magistrato non possa essere condannato a pagare una somma superiore a un terzo dello stipendio annuale netto che guadagnava all'epoca del fatto''. La soluzione, propone quindi, e' quella di ''rendere obbligatoria la rivalsa. E per l'intero: lo Stato paga 100mila euro? Il magistrato paga a sua volta la stessa somma''.

No comment del ministro sulle ispezioni alle procure di Napoli e Bari, titolari delle inchieste escort. ''Non confermo nulla'' afferma, poiche' ''fino a mercoledi', giorno nel quale il Csm accogliera' le mie dimissioni dall'oridne giudiziario, apparterro' a quella categoria di magistrati che non parlano di quello che fanno''. Tuttavia, Nitto Palma, ricorda che l'ispezione alla procura di Bari e' stata chiesta dal Pd, per cui, aggiunge, le opposizioni, ''mi accusino di quello che vogliono''.

Sulla prescrizione breve, il Guardasigilli afferma di ''non temere'' per la tenuta della coalizione mentre sulle interecttazioni osserva che ''il testo sta diventando un terreno di scontro propagandistico'' fatto che ''non giova alla bonta' di una legge che regolamenta un fenomeno le cui anomalie sono sotto gli occhi di tutti''.

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