No B. Day. Veltroni: “Pd troppo prudente”. Rutelli: “Di Pietro detta l’agenda”

Pubblicato il 7 Dicembre 2009 - 09:00 OLTRE 6 MESI FA

Il corteo del “No B Day” di sabato 5 dicembre, continua a far discutere all’interno Pd. A parlare è l’ex segretario Walter Veltroni che prende posizione contro l’eccessiva prudenza di Bersani: «Mi ha meravigliato una certa diffidenza mostrata da alcuni dirigenti del Pd verso questa manifestazione. Ho sentito dire per esempio che noi partecipiamo solo alle manifestazioni che promuoviamo, ma questo atteggiamento è sbagliato». La critica alla posizione sostenuta dal Pd da parte di Veltroni, segue di poche ore quelle espresse da Rosy Bindi e dal direttore di Repubblica Ezio Mauro.

Intanto l’Idv di Antonio Di Pietro finora ha preferito non stuzzicare il Pd rinfacciando la mancata adesione al corteo di sabato. Dice Felice Belisario, capogruppo al Senato: «Ora fare opposizione in Parlamento e nel paese sarà  più facile per il centrosinistra e per l’Idv, perché sappiamo di avere alle nostre spalle un popolo intero che sostiene il nostro operato».

Molto critico verso il Pd, ma per motivazioni opposte a quelle avanzate dal direttore di Repubblica, è Francesco Rutelli che da qualche settimana ha abbandonato il partito di Bersani: «L’agenda della sinistra la fanno Di Pietro e compagni ed è normalissimo che il Pd vada loro appresso. Su una materia squisitamente politica come la giustizia il segretario Bersani non va in piazza, la presidente Bindi sì. Che dire?».

Mentre è in corso questo dibattito, non passa inosservato l’annuncio della senatrice Dorina Bianchi di abbandonare il Pd per tornare tra le fila dell’Udc di Pier Ferdinando Casini (più volte si era trovata in contrasto con le indicazioni del partito, per esempio sul caso di Eluana Englaro). Spiega la senatrice: «’Il Pd è una delusione. Bersani è stato eletto con il mandato di rafforzare l’ancoraggio del partito alla storia della sinistra, lo spazio per una presenza dei moderati cattolici si è ridotto al lumicino. Non penso che piangeranno molto per la mia uscita».

A Bersani che nell’intervista a ”In mezz’ora” si era detto convinto di un declino del ciclo politico di Berlusconi, replica intanto Paolo Bonaiuti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio: «Il tramonto è quello che sta vivendo il Pd, stretto tra la sinistra radicale e la piazza estremista di Di Pietro, abbandonato dai moderati, incapace di una iniziativa concreta o di una idea innovatrice».

Su legge finanziaria e riforma del processo breve il Pd provera’ a smentire Bonaiuti.