No Vax-No Green Pass organizzati e mobilitati minacciano, annunciano, promettono per domani la marcia sulle stazioni. Bloccare i treni in cinquanta stazioni di altrettante città italiane è la pena che No Pass-No Vax intendono infliggere al “sistema” per la “colpa” di procurata epidemia…di vaccinazioni. La protervia di una minoranza (restano minoranza, anche se nutrita, della popolazione) ha percorsi mentali ed espressioni verbali spesso tragicomiche.
Ma purtroppo prevale il tragico. No Vax-No Pass organizzano la marcia sulle stazioni nel giorno in cui per prendere un treno a lunga percorrenza, da domani in poi, occorre essere il meno potenzialmente contagioso possibile. Occorre cioè un Green Pass, attestato di vaccinazione, guarigione o tampone negativo recente.
Ma questo è per i No Pass-No Vax intollerabile, intollerabile viaggiare sui treni con una ragionevole documentata bassa e abbassata probabilità di avere in vettura un contagiato. Questa è l’idea No Vax-No Pass di libertà, comprende anche quella di infettarsi e infettare secondo personale gradimento e disposizione. Ma ormai il movimento No Vax-No Pass non pone più e non è più, per sua stessa scelta, una questione di idee e opinioni.
No Green Pass – No Vax: movimento violento
No Green Pass-No Vax hanno scelto quello che era inevitabile scegliessero partendo dalle loro premesse convinzioni. Se pensi vaccino uguale veleno è inevitabile nella tua testa identificare chi vaccina con avvelenatori e quindi volere per loro punizione, tremenda punizione. Se immagini il Green Pass come la forma del controllo della finanza mondiale sui movimenti umani, allora è inevitabile tu voglia colpire gli agenti della “dittatura sanitaria”. Con ritardo rispetto alla realtà si sta scoprendo che No Vax-No Pass è movimento di fatto politico, movimento anti Stato, movimento eversivo, movimento violento.
Mistica e liturgia della violenza No Vax-No Green Pass
Violenza No Vax-No Green Pass che ha elaborato una sua mistica e dispone di una sua liturgia. La mistica prevede e contempla una verità nascosta e un mondo segregato e represso dove medici e scienziati tenuti in cattività sanno che Covid non esiste e che vaccino uccide e la conseguente liturgia comanda l’insulto a medici e infermieri e scienziati del mondo reale.
L’insulto è “venduti” e “assassini”. Medici e infermieri e biologi e scienziati del mondo reale vanno, secondo liturgia No Vax-No Pass, accerchiati da questo insulto, accerchiati se possibile fisicamente, attesi sotto casa se si dispone dell’indirizzo, i loro numeri di telefono vanno diffusi sui social perché possano essere perseguiti a domicilio e in ogni momento. E’ la liturgia violenta del linciaggio.
La messa solenne No Vax-No Pass pretende il linciaggio, è il modo No Vax-No Pass di comunicarsi, di darsi la comunione nella comune fede. Lincia il tuo medico venduto e assassino…meriterebbe, merita la gran voglia di contrappasso: i linciatori spediti dal Covid nelle mani dei medici. Quando capita, quando va così, i guerrieri No Vax-No Pass piangono, spesso di paura frignante più che di razionale pentimento.
Medico linciato, giornalista da picchiare
Mistica e liturgia No Vax-No Pass contemplano anche altra figura, quella del giornalista. In realtà la figura demoniaca non è tanto per No Vax-No Pass il giornalista quanto l’esistenza stessa dell’informazione, delle notizie, dei fatti. Tutto il mondo reale è per il No Vax-No Pass artefatto e costruito ad arte per ingannare. Il giornalista è solo un mercenario assoldato per questo sporco lavoro, giornalista manovalanza del Grande Inganno. Quindi una bastonata la merita.
E, secondo No Vax-No Pass, anche qualcosa di più di una bastonata. Perché il giornalista non solo tiene bordone, fa da complice al complotto. Il giornalismo non la smette di dire che c’è una pandemia, quindi non la smette di predicare la falsa dottrina. Va punito, punito severamente. Come si fa con gli infedeli che offendono l’unico vero dio, l’unica vera fede.
Questione di salute pubblica
Ed ecco quindi che il movimento No Vax-No Pass non è più, se mai lo è stato, un problema di opinione. E’ una questione politica, anzi una questione letteralmente di salute pubblica. Domani vanno nelle stazioni a rivendicare e imporre che i treni siano a disposizione di chi può portate il contagio. Non è un’opinione, è un pugno in faccia alla salute collettiva.
Rivendicano e cercano di imporre la stessa cosa ovunque, non solo sui treni. Nelle aule scolastiche, nei ristoranti, negli uffici, sui mezzi pubblici, nelle feste e riunioni pubbliche. Lo fanno perfino nelle loro famiglie. E lo fanno con intolleranza, anzi violenza. Quindi è il momento non solo di contenere, monitorare, contrastare le azioni No Vax-No Pass, è il momento di reprimerle.