No vax, pochi ma molto coccolati in Parlamento: farsa del no obbligo per medici e prof

di Alessandro Camilli
Pubblicato il 13 Luglio 2017 - 14:22 OLTRE 6 MESI FA
No vax, pochi ma molto coccolati in Parlamento: farsa del no obbligo per medici e prof

No vax, pochi ma molto coccolati in Parlamento: farsa del no obbligo per medici e prof (foto Ansa)

ROMA – No vax, pochi ma molto coccolati in Parlamento, piccola parte del paese ma con molta e crescente “audience” politica. E coccolati anche in televisione. E anche sui giornali, sia pure non tutti. Per non dire del web e dei blog… Ma se il circuito, la compagnia di giro e il circo dell’informazione- comunicazione hanno l’abili dell’uomo morde cane, perché quali alibi hanno deputati e senatori?

Uomo morde cane: fa più “notizia” chi si oppone ai vaccini, chi li boicotta, chi li ritieni veleni, chi protesta contro il governo di quanta notizia non faccia la maggioranza che vaccina i propri figli. Fa più “notizia”, è comprensibile che sia così, chi ritiene la scienza un imbroglio, la medicina una truffa organizzata, i vaccini un pericolo per la salute. E’ giusto che il matto faccia più notizia del sano di mente, che il fanatismo faccia più notizia della ragione. Quindi ci sta che tv, giornali, web, blog…Magari se fossero meno conniventi, se la smettessero con l’attitudine oscena e sostanzialmente civilmente vigliacca di applicare “par condicio” ai vaccini e ai nemici dei vaccini, magari sarebbe meglio e più civile appunto. Ma ogni minestra in ogni dove si fa con gli ingredienti che in cucina si ha.

Ma deputati e senatori perché coccolano i no vax? Li coccolano sia nella versione hard, cioè gli esplicitamente contrari, i militanti del non vaccinare, sia nella versione camuffata più che soft. Ovviamente è più facile coccolare i secondo, quelli che vanno in giro a dire: non siamo contro i vaccini ma vogliamo prima di vaccinare avere la sicurezza di quel che c’è dentro i vaccini. E chi è autorizzato a dire cosa c’è dentro i vaccini? I medici, gli immunologi, i laboratori? Neanche per sogno, quelli del non contro i vaccini ma voglio vaccini sicuri di medici, immunologi, laboratori e scienza varia non si fidano per definizione. E quindi fingono di volere vaccini sicuri, siccome chiunque dica che un vaccino sicuro è di per sé sospetto, ne consegue che il vaccino sicuro non esiste perché nessuno lo può dire tale e restare affidabile.

I no vax camuffati ottengono dal Parlamento le coccole maggiori. Dal Parlamento nazionale e anche dai governi regionali. Regioni governate dalla destra, Veneto e Liguria, e dalla sinistra, Puglia, dei no vax camuffati da cittadini pensosi accolgono dubbi e istanze, insomma o apertamente non aderiscono all’obbligo vaccinale varato dal governo o, più frequentemente, lo boicottano…sul territorio. Ce n’è in Parlamento di comprensione e spazio anche per i no vax duri e puri: a destra, a destra-destra, tra quelli di M5S e pure tra Sinistra Italiana e dintorni qualcuno lo trovi eccomi che si schiera per la libertà di non vaccinare contro l’autoritarismo di Stato. Qualcuno, dio perdoni il suo fornitore, è in preda all’allucinazione per cui non vaccinare sarebbe niente meno che un diritto civile.

Ma sono ovviamente i no vax camuffati, i finti soft nella guerra al vaccino che ottengono in Parlamento le maggiori soddisfazioni. E quindi il decreto dell’obbligo subisce la strategia del carciofo, una foglia alla volta. Via la sospensione della potestà genitoriale per chi sistematicamente rifiuta e boicotta, poi via alla multa in denaro da settemila euro che diventa la metà…In principio poi era stata la ministra Fedeli dell’Istruzione a fare un gran favore ai no vax duri e a quelli morbidi riuscendo a stabilire che un bambino non vaccinato non entra in classe, a meno che e via una , due, tre, cento eccezioni.

Dove non è arrivata per ora la Fedeli arriverà la burocrazia lamentosa della scuola e della sanità pubbliche: è già tutto un coro di non ce la facciamo a vaccinare per settembre e le carte chi le firma, chi si assume al responsabilità, non mi compete…D’altra parte non a caso siamo il paese dove quando ci sono gli incendi i vigili del fuoco (da Roma in giù va detto) con una mano spengono e con l’altra…protestano contro le carenze di organico.

Il Parlamento coccola i no  vax e ci mette del suo, ad esempio la farsa oscena del non obbligo per medici, infermieri, prof e maestri. In una Commissione del Parlamento è ufficialmente passata la tesi secondo la quale medici, infermieri, docenti non si possono obbligare a vaccinarsi perché…costerebbe troppo. Suprema e sfacciata ipocrisia di un Parlamento che mai e poi mai si preoccupa di spendere, magari si preoccupa di non incassare. E in quella Commissione parlamentare hanno ragionato così: magari qualche medico, infermiere, pro o maestro, magari in tanti di loro ritengono vaccinarsi una rottura di scatole, stai a vedere ci rimettiamo qualche voto. Quindi niente obbligo e suprema coccola ai no vax.

Bene, chiaro, in Parlamento il no vax va più forte che nel paese. Ma perché?

Ipotesi numero uno: l’ignoranza. Ipotesi affascinante, suggestiva e fondata. Purtroppo mediamente il parlamentare di questa legislatura è un semi analfabeta di ritorno che non legge, sbircia. Non sente, orecchia. Non studia, chatta. Non parla, twitta. Non capisce, ovviamente. Nulla di nulla capisce perché non conosce ed è fiero, porta la sua incompetenza totale come le stimmate del suo essere “popolo”. L’ignoranza, possibile che in quella Commissione e in quel Parlamento non sappiano, non ci arrivino a che se medici e infermieri e maestri e prof a continuo contatto con bambini e ragazzi non sono vaccinati, vaccinare i bambini serve a molto meno? Possibile non sappiano e non capiscano nulla di contagio, prevenzione e immunità? Possibile. Ma anche fosse, non basta.

Ciò che muove molti in Parlamento a coccolare i no vax, più che una ragione debole è  un forte istinto. L’istinto di sacrificare qualunque cosa alla possibilità di un voto in più. L’istinto che fa loro capire che i no vax saranno elettori e, anche se relativamente pochi, cercheranno qualcuno da votare. L’istinto di vendersi la coerenza, la credibilità, la ragione, la decenza, la faccia per un voto in più. Come si dice, vendersi, sacrificare anche la mamma. In questo caso, quello dei vaccini, in assonanza con i no vax che sacrificano la salute dei figli sull’altare della loro fede magica, Abramo e Isacco, siamo ancora lì.