Nomine pubbliche. Enel, Eni e Finmeccanica, Graziano Delrio: “Siamo pronti”

ROMA – Le nomine dei vertici di Eni, Enel, Finmeccanica, Terna, Poste sono già decise e entro lunedì sera usciranno dalla nebbia delle ipotesi e saranno nero su bianco realtà ufficiale. Con loro, lunedì o nei giorni subito dopo,  si conosceranno anche le nomine di tante altre grandi aziende controllate dallo Stato.

Nomine pubbliche. Enel, Eni e Finmeccanica, Graziano Delrio: "Siamo pronti"
Graziano Del Rio con Papa Francesco. “Per Eni, Enel, Finmeccanica siamo pronti con i nuovi manager”

Lunedì dovrebbe riunirsi il comitato nomine per approvare le liste che in serata saranno comunicate. Resta ancora un giorno per la messa a punto, Matteo Renzi vuole più donne, almeno alle presidenze, ma il suo confidente e braccio destro Graziano Del Rio, si sente tranquillo:

“Siamo pronti per Enel, Eni e Finmeccanica i cui vertici scadono adesso. Renzi vuole fare anche le Poste, per dare il segnale di un governo che affronta subito i nodi”,

ha detto a Goffredo De Marchis di Repubblica. Sono aziende che

“producono utili, lavoro e alcune fanno politiche energetiche. Sono fra le più importanti del Paese. Le scelte devono essere improntate a una vera e seria competenza”.

Per questo l’aspirazione al ricambio e a mettere più donne in posizioni chiave deve venire a termini con un po’ di sano realismo:

“Il desiderio è quello di proporre volti nuovi, ma ciò che cerchiamo di fare non è la rottamazione generazionale. È piuttosto una rivoluzione culturale. Per questo, sì, è vero che puntiamo a promuovere le donne, fino ad arrivare a una sostanziale parità di genere nelle nomine. Lo facciamo per colmare un ritardo italiano che è di almeno 30 anni rispetto ad altri Paesi. Così com’è successo con la scelta di 8 donne ministro. Una sostanziale parità farebbe avanzare l’Italia nella concretezza molto più di tanti proclami “.

Una possibile traduzione di queste nobili parole si trova nell’articolo del Messaggero scritto da Andrea Bassi:

Eni: la successione di Claudio Descalzi, l’attuale capo del settore esplorazione del Cane a sei zampe è data per quasi fatta;

Enel: non tutto è definito. Il candidato interno, l’attuale amministratore delegato della controllata Egp, Francesco Starace, sarebbe insidiato dal numero uno di Sorgenia (gruppo Cir) Andrea Mangoni.

Terna: in pole position c’è l’amministratore delegato di GdF-Suez Italia, Aldo Chiarini. In alternativa Francesco Starace qialora non dovesse farcela all’Enel.

Poste Italiane: Francesco Caio, ex Mister Agenda Digitale, già amministratore delegato di Cable & Wireless e di Avio. Fino a qualche giorno fa Monica Mondardini, amministratore delegato della Cir di De Benedetti e del Gruppo Espresso,  era data in vantaggio su tutti. Se tuttavia Andrea Mangoni dovesse spuntarla in Enel, è difficile che un altro manager di primo piano del gruppo Cir-Espresso possa essere nominato.

Finmeccanica: Mauro Moretti, attuale amministratore delegato di Ferrovie; nonostante i contrasti sugli stipendi dei manager, resta molto stimato da Matteo Renzi. L’altro esterno in lista per prendere il posto di Alessandro Pansa (che potrebbe finire a Fintecna o Terna), è quello del numero uno di Invitalia, Domenico Arcuri.

Quasi certa la riconferma di Gianni De Gennaro come presidente.

 

Ferrovie: Domenico Arcuri, se Mauro Moretti va a Finmeccanica. Arcuri potrebbe essere dirottato proprio alle Ferrovie; Giuseppe Giordo (soluzione interna).

Resta il nodo delle quote rosa, ricorda Andrea Bassi,

“che a questo punto potrebbero essere più che i capi azienda i presidenti. Patrizia Grieco, ex numero uno di Italtel, potrebbe finire all’Enel. Un’altra presidenza potrebbe andare a Marta Dassù, ex viceministro degli Esteri, mentre sono in ribasso le quotazioni di Emma Marcegaglia e dell’ex ministro Paola Severino”.

 

 

 

 

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