Nomine pubbliche: massimo 9 anni, no a condannati per corruzione

Matteo Renzi
Matteo Renzi

ROMA – Un manager pubblico può restare in carica massimo 9 anni. E strada sbarrata anche a chi è stato condannato per corruzione o ha anche patteggiato. La proposta di Massimo Muchetti è stata votata a maggioranza nella Commissione Industria del Senato: il limite di 3 mandati, 9 anni, è previsto sia per il presidente che per l’ad di società pubbliche.

La risoluzione prevede anche l’esclusione di “chi abbia patteggiato per tangenti o altri reati simili dovrebbe essere lasciato al settore privato”. Perchè il patteggiamento “pulisce la fedina penale” ma “non cancella la memoria”.

Matteo Renzi ha fatto capire che potrebbe far sua l’indicazione che arriva dalla votazione della Commissione. Una decisione che potrebbe avere un notevole impatto sulla partita delle nomine pubbliche che si sta giocando in questi giorni. Alla guida di Eni, Enel, Terna ci sono tre manager (Paolo Scaroni, Fulvio Conti e Flavio Cattaneo) che hanno già fatto tre mandati, mentre alle Poste i mandati sono stati addirittura quattro per Massimo Sarmi.

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