Governo battuto tre volte sul decreto Protezione Civile

Il governo è stato battuto alla Camera sul decreto sulla Protezione Civile. Per due volte di seguito nel giro di qualche minuto su altrettanti ordini del giorno del Pd al Dl.

Il Pdl ha fatto registrare numerose assenze. L’odg. di Donatella Ferranti è passato con 248 sì e 244 no, l’odg di Capano con 250 sì e 244 no. Applausi dai banchi dell’opposizione.

Poi il Governo è stato battuto per la terza volta in Aula alla Camera su un ordine del giorno, relativo sempre alla costruzione di nuove carceri, presentato dall’Udc su cui aveva espresso parere negativo. Alle 12.30 inizieranno le dichiarazioni di voto finale, trasmesse in diretta televisiva.

La discussione sull’art. 17 ter del decreto sulla Protezione civile era incentrata sulla costruzione di nuove carceri. L’ordine del giorno dell’onorevole Ferranti propone “l’avvio un nuovo piano programmato di assunzioni che vada oltre il turn-over dovuto ai pensionamenti previsto dalla legge finanziaria per il 2010 e che garantisca le risorse umane e professionali necessarie all’attivazione delle nuove strutture penitenziarie, anche distribuendo meglio il personale sul territorio, concentrandolo nei compiti di istituto, sottraendolo ai servizi estranei, consentendogli un adeguato, costante ed effettivo aggiornamento professionale.”

L’ordine del giorno dell’on. Capano (Pd) è sempre riferito all’art. 17 ter. e impegna il governo “a stilare e ad utilizzare la cosiddetta «black list», ovvero un insieme di elenchi di fornitori e prestatori di servizi, considerati soggetti a rischio di inquinamento mafioso, con i quali non possono essere stipulati i contratti pubblici e i successivi subappalti e subcontratti aventi ad oggetto lavori, servizi e forniture riguardanti le opere pubbliche.”

L’ordine del giorno dell’on. Mantini (Udc) impegna il governo a “a valutare l’opportunità di individuare un sistema idoneo a prevedere un controllo statale sul sistema degli appalti pubblici assegnati in deroga alla ordinaria disciplina in materia, in virtù della situazione emergenziale, considerando un coinvolgimento dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori servizi e forniture prevista dall’articolo 6 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e successive modificazioni.”

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