Nucleare, Rutelli: grande vittoria ma battaglia va avanti

ROMA – "Una grande vittoria per le opposizioni. Una misura radicale che fa uscire l'Italia dal nucleare, chiude un programma sul quale il governo aveva mantenuto una forte ambiguita', oltre a una gestione disastrosa, come e' stato sulle vicende della Libia e degli immigrati". E' un giudizio di piena ma non cieca soddisfazione quello espresso da Francesco Rutelli in un'intervista su "l'Unita'''. Perche' il leader Api non si nasconde che sull'atomo la vigilanza deve essere sempre alta. "Qualcuno potrebbe cercare di far passare 'la nottata' e ripresentarlo una volta 'sentite le commissioni parlamentari' come e' scritto nel testo. Ma su questo oggi in aula condurremo un'altra battaglia", aggiunge. Poi Rutelli attacca il governo: "L'esecutivo ha cambiato linea quattro volte. Vanno ringraziati i promotori dei referendum, altrimenti sarebbe rimasta l'ambiguita'. Mi chiedo, pero', a cosa servira' l'Agenzia per la sicurezza nucleare cui dovrebbe dedicarsi l'amico Veronesi? Ambizioni che andranno ridimensionate". Infine sul futuro del nucleare Rutelli sottolinea che "gli obiettivi di finanza pubblica prevedevano per il nucleare 30, 35 miliardi di euro nei prossimi dieci o quindici anni. Soldi che ora diventano una grande opportunita' di riconversione. Si dovranno fare enormi investimenti sulle rinnovabili, con un piano su trasporti e abitazioni, causa principale delle emissioni inquinanti". .

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