Nucleare, Governo: “Mappa dei siti non c’è”. Realacci: “Imbroglioni”

Ermete Realacci

I siti che dovranno ospitare le nuove centrali, ufficialmente,  ancora non ci sono ma il nucleare continua ad alimentare polemiche tra maggioranza e opposizione. Il sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia, rispondendo nella mattinata di giovedì 14 gennaio ad un’interpellanza ha assicurato che non c’è ancora una mappa dei siti che ospiteranno centrali nucleari e che «non ci sarà nemmeno tra un anno».

Alle dichiarazioni di Saglia ha replicato secco l’esponente del Pd Ermete Realacci con una nota: «Saglia è una persona seria, ma quello che lui definisce macro-aree idonee a ospitare una centrale, altro non è che una mappa di siti potenzialmente idonei per un impianto nucleare. E dal momento che i criteri di base per individuare un’area dove costruire una centrale non sono certo cambiati negli ultimi anni, è logico pensare che la mappa di 45 siti redatta dal Cnem nel 1979 sia sempre valida».

Il Governo in realtà, sottolinea Realacci, «vuole solo superare le elezioni regionali negando ai cittadini la possibilità di fare di questo un punto di valutazione dei candidati in lizza. Un vero e proprio imbroglio nei confronti dei cittadini considerando che il Governo ha anche varato una norma che, caso unico nei paesi occidentali, prevede la possibilità di avviare la costruzione di una centrale nucleare o di un impianto di trattamento di scorie anche in presenza di un parere contrario delle istituzioni locali e delle regioni interessate, militarizzando i siti scelti».

La soluzione ai problemi energetici del paese, conclude Realacci, «non è un ritorno al nucleare che, a questo stato di tecnologia comporta costi elevati, tempi molto lunghi, problemi legati allo smaltimento delle scorie radioattive, ma un forte investimento in efficienza, risparmio energetico, innovazione tecnologica, fonti rinnovabili».

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