ROMA – Secondo quanto scrive Repubblica, Nunzia De Girolamo avrebbe mandato un sms a Clemente Mastella scrivendo: “Sei una merda”. Motivo, le parole di Mastella che ha sottolineato la differenza di trattamento rispetto a quando si dovette dimettere a seguito dell’arresto della moglie.
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Scrive Conchita Sannino:
Sia Rossi, sia l’attuale ministro De Girolamo, com’è noto, non sono indagati. Lui continua a fare il manager della Asl, lei rivendica di poter «parlare in libertà», cioè chiedere a dirigenti pubblici di far «capire chi comanda», definire «stronzi» e «tirchi» chi non si piega alle sue indicazioni. Eppure questo spaccato di potere e provincia italiana, ai tempi della Terza Repubblica, offre pagine di incontestabile rilevanza pubblica. Oltre che ansie comprensibili ai protagonisti della storia. Al punto che la De Girolamo rischia ora di essere querelata per un sms inviato sei giorni fa a Clemente Mastella. «Sei un m…! Ti querelo», gli scrive lei.
Mastella mostra il messaggio a Conchita Sannino di Repubblica, lo legge d’un fiato.
“Eccolo: “Sei un m…! Ti querelo. Mi stupisce che uno che è padre e che ha avuto così tanti problemi con il figlio possa dire quelle cose ad una dell’età del figlio. Esiste Dio e con te non sarà clemente!!!”.
Mastella minaccia:
«Ho dato a un notaio la documentazione, sto valutando la querela per ingiuria e minacce. Vorrei chiedere se questo è lo stile difeso dal premier Letta, e se il Capo dello Stato approva che i ministri della Repubblica mostrino atteggiamenti di arroganza e minaccia, peraltro verso parlamentari che esprimono opinioni non offensive, che sono frutto di autentiche prove e sofferenze personali»
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