L’ultimo è stato Silvio Berlusconi: “La Salerno-Reggio Calabria? Sarà pronta nel 2013“. Ma tra carriole, ruspe, progetti e asfalto l’A3 è un’Odissea tutta italiana, di sinistra e di destra. E a questo giro in commissione sono stati tagliati i fondi per 145 milioni, ha denunciato Pier Ferdinando Casini.
Nel 1998 Antonio Bargone, sottosegretario ai lavori pubblici dei Ds, aveva promesso l’obiettivo 2013. Nel 2001 il ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi aveva azzardato 2004-2005. A data raggiunta si era poi corretto facendo slittare il completamento dei lavori al 2008-2009.
Nel 2006 toccò ancora a Berlusconi la roulette delle promesse sull’autostrada che si era dato un margine di ben undici anni di anticipo: “I lavori finiranno nel 2009. Si era parlato del 2020”.
Arrivato a colloquio con gli italiani anche Altero Matteoli, nel febbraio dello scorso anno, aveva parlato del 2012 come ultima data per vedere aperti i 443 chilometri di strada senza problemi e rallentamenti.
Infine Berlusconi a Montecitorio che nel suo discorso propaganda ha detto 2013, proprio mentre, ricorda Sergio Rizzo sul Corriere, sul sito dell’Anas si leggeva: “L’ammodernamento della Salerno-Reggio Calabria è in fase avanzata…dei 440 chilometri 210 sono già aperti e 174 già appaltati e finanziati. Restano 50 chilometri i cui progetti sono in fase di definizione. La A3 sarà pronta per il 90% entro il 2014”.
Intanto, a settembre 2010, la Salerno-Reggio Calabria è ancora una gimcana di deviazioni, cantieri e tratti a una corsia in cui si viaggia anche a 90 chilometri orari.