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Sonetto postato da Grillo, Gasparri: la Raggi ha perso l’autorevolezza del proprio ruolo. Deve andarsene

di Marilena D'Elia |14 Luglio 2020 12:45

Grillo, Gasparri: giustizialista d’assalto indagato per reato voluto dai grillini (foto Ansa)

Sonetto postato da Grillo, Gasparri: la Raggi ha perso l’autorevolezza del proprio ruolo. Deve andarsene (Gasparri nella foto Ansa)

Roma- “La Raggi ha perso l’autorevolezza del proprio ruolo. Deve andarsene. Un Sindaco non può consentire che i cittadini amministrati vengano etichettati con frasi gravemente lesive della dignità.” ha detto il senatore Maurizio Gasparri e Commissario di Forza Italia per Roma Capitale dopo che Beppe Grillo ha postato sul suo blog un “sonetto“poco lusinghiero verso i cittadini romani.

L’autore Franco Ferrari– che il fondatore del M5S ringrazia dal suo blog per averlo scritto- infatti così inizia:

“A Virgì, pijia na valigia, tu fijio, tu marito, famme un fischio, che se n’annamo via da sta gente de fogna

Prosegue poi il poeta col rimproverare ai romani la loro ingratitudine nei confronti della sindaca pentastellata- ricordiamo il suo mandato è in scadenza nella primavera del 2021- e si “invitano” i cittadini a sostenerla piuttosto che criticarla:

 “L’anima de li mejo morta… vostra, si nun ve spicciate a sostenè sta pòra ragazza, armeno, senza metteje li bastoni fra le ròte, cari romani, ve devo da di che sète proprio infami.”

Commenta ancora il senatore Gasparri

La Raggi tace di fronte alle offese lanciate ai cittadini romani da uno sconosciuto in cerca di gloria e poi postate dal fondatore del M5S. Un Sindaco non può consentire che i cittadini amministrati vengano etichettati con frasi gravemente lesive della dignità, La Sindaca di Roma, a maggior ragione, non può tacere, per quello che la capitale d’Italia rappresenta nel mondo. Anche se quel post è un disperato tentativo di elogiare il fallimento politico grillino, sotto gli occhi di tutti.

Il giorno dopo gli insulti, le scuse e la presa di distanza sarebbero atti dovuti di un’amministratrice verso la propria comunità. Invece la risposta della Raggi si è manifestata in un silenzio assordante. Resta però l’indignazione dei romani, di quelle donne e di quegli uomini, di quei giovani che in buona fede avevano dato fiducia al M5S e che si sono sentiti traditi, prima dalla fallimentare gestione politica e poi dagli insulti che hanno fatto il giro del web.

I grillini sono responsabili del crollo della città; la loro incapacità ha condotto Roma ai minimi storici tra rifiuti, strade dissestate, servizi inadeguati e ha provocato una crisi che ha messo in ginocchio l’economia.”

Forza Italia vuole le dimissioni di Virginia Raggi e il senatore Maurizio Gasparri lo ricorda

“Alla Raggi, Forza Italia chiede da tempo un atto di onestà intellettuale: le dimissioni per il bene della città. Sarebbe l’unico atto qualificante della gestione M5S. Invece il suo silenzio diventa complice delle offese ai romani che l’hanno votata e che con pazienza e senso civico hanno fatto fronte alle mancanze dell’amministrazione capitolina. Ora non è più tollerabile andare oltre. Un livello simile di bassezza umana, prima ancora che politica, Roma non l’aveva mai conosciuta e nessuno avrebbe potuto immaginare di subire quelle infamie. La Raggi ha perso l’autorevolezza del proprio ruolo. Deve andarsene”

Per rirornare al sonetto, l’autore Ferrari ha sostituito “gente de fogna” con “gente da poco” seguendo il suggerimento della stessa sindaca che, pur ringraziando Franco Ferrari aveva scritto sulla sua pagina Facebook:

“Franco, grazie di cuore. Amo Roma con tutta me stessa: questo mi fa andare avanti insieme all’affetto di tutti voi. Gli ostacoli, i boicottaggi, gli incendi, i sabotaggi in questi anni non sono mancati. – e c’è ancora chi rema contro il cambiamento – ma noi romani siamo più forti. Ps: Quel “gente de fogna” non mi piace. Lo so che ti riferisci a chi ruba o incendia ma, se puoi, toglilo. Di una cosa sono fiera, nel mio ruolo sono il sindaco di tutti i romani, soprattutto di chi mi critica.”

Sul blog di Grillo è rimasta tuttavia la prima e tanto contestata versione.

Se l’intenzione era un endorsement a favore della Raggi da parte del fondatore del M5S, il post potrebbe trasformarsi in un autogol a danno della sindaca e di tutto il movimento. Prendersela con gli elettori potrebbe rivelarsi una cattiva mossa i cui danni si potrebbero presto rivelare alle prossime e non lontane elezioni del sindaco di Roma.

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