Omofobia, bocciato il testo Pd. Carfagna: “Voterò con l’opposizione”

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Paola Concia

ROMA – La Commissione Giustizia della Camera ha bocciato il testo unificato sull’omofobia messo a punto dalla relatrice Paola Concia (Pd). Hanno votato contro i deputati del Pdl, della Lega e e dei Responsabili. L’Udc si è divisa: Luisa Santolini e Roberto Rao hanno votato contro, mentre Lorenzo Ria si è astenuto.

Il provvedimento è stato respinto con 26 no e 17 sì. Il Pd ha quindi chiesto che si ritornasse al testo originario, quello firmato da Antonello Soro (Pd). E sara’ questo che verra’ esaminato dall’aula della Camera il prossimo 23 maggio.

Ieri, 17 maggio la relatrice del testo Paola Concia aveva inviato a tutti i componenti della Commissione Giustizia della Camera una lettera nella quale ricordava che la proposta di legge era all’esame della Camera da 959 giorni; che era gia’ il frutto di una mediazione politica; che si trattava di rispetto dei diritti umani fondamentali. ”Questa non è una legge degli omosessuali – aveva scritto Concia – né di una riserva indiana. E’ una legge di civiltà che appartiene a tutta la collettivita’, come ha ripetuto piu’ volte il nostro presidente della Repubblica Giorgio Napolitano”.

Ed è  proprio l’appello lanciato ieri dal capo dello Stato in occasione della Giornata contro l’omofobia, che, secondo la Concia, ”è stato del tutto disatteso dalla maggioranza”. Durante la votazione, il Pdl, non ha accettato che fosse Alessandra Mussolini a sostituire un esponente berlusconiano assente. ”E questo – sostiene la parlamentare – perche’ sapevano benissimo che io avrei votato a favore di questo provvedimento”. ”Quella di oggi – commenta la parlamentare del Pd Barbara Pollastrini – e’ una pagina cinica, disumana e all’insegna dell’inganno visto che il Pdl continua a sostenere che contro questo testo erano gia’ state votate le pregiudiziali di costituzionalita”’.

”Cosa falsa – conclude – perché il provvedimento per il quale erano state votate le pregiudiziali era un altro e parlava piu’ in generale di ‘orientamento sessuale’ e ‘identità di genere’. Ora invece, nel testo della Concia, si parla di ‘omofobia’ e ‘transfobia”’.

Il Ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, ha reagito così: ”Il Popolo della libertà , col voto di oggi in Commissione, ha perso un’occasione. Il testo, infatti, non prevedeva il reato di omofobia, ma introduceva aggravanti per i reati commessi a scopo discriminatorio; una norma di stampo europeo. Voterò a favore del provvedimento non appena arriverà in Aula”.

”Il testo unificato contro l’omofobia che era stato messo a punto dalla relatrice Paola Concia e che è stato bocciato ora dalla maggioranza era già il frutto di una mediazione politica”. A ricordarlo è stato il capogruppo del Pd in Commissione, Donatella Ferranti. ”Pertanto il fatto che la maggioranza oggi abbia chiesto nuovamente il rinvio di un testo che è da oltre due anni all’esame della Camera, è solo una scusa puerile per tentare di sottrarsi ad un confronto”.

”Per arrivare a scrivere questo testo – ricorda ancora Ferranti – abbiamo tenuto conto di un esame comparato con le altre legislazioni europee in materia e sono state inserite varie osservazioni che ci sono pervenute attraverso le audizioni richieste dalla maggioranza. Quindi l’atteggiamento di oggi del centrodestra non ha davvero giustificazioni”. ”Nel testo unificato non si parlava piu’ di orientamento sessuale – sottolinea Donatella Ferranti -, ma si proponeva di introdurre un’aggravante speciale per reati specifici come quello dell’omofobia e della transfobia. Quindi anche la questione che era stata sottoposta, in un precedente provvedimento, alle pregiudiziali di costituzionalita’, era venuta meno”. ”Abbiamo chiesto quindi – conclude – che si ritorni al testo originario firmato da Soro. E qui vedremo cosa succedera’ in Aula”. ”Ognuno – incalza Jean Leonard Touadi’ – si dovra’ assumere le proprie responsabilita”’.

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