Opposizioni: “Legge di stabilità entro lunedì”

ROMA, 9 NOV – Le opposizioni accelerano e chiedono l’approvazione della Legge di Stabilità già entro il prossimo lunedì 14 novembre affinché il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano possa nominare un nuovo governo dalla prossima settimana. “Offriamo formalmente la disponibilità a fare in modo che la legge di stabilità ottenga il via libera entro questa settimana”, ha detto Dario Franceschini (Pd) riferendo l’esito di una riunione svolta alla Camera con tutte le componenti delle opposizioni.

Il capogruppo del Pd in Senato, Anna Finocchiaro spiega che “il problema non sono le dimissioni di Berlusconi che sono un fatto acquisito ma lo spread. Dobbiamo rassicurare i nostri creditori”. Finocchiaro ha reso noto che i capigruppo delle opposizioni hanno inviato una lettera al presidente del Senato, Renato Schifani, chiedendo la convocazione della capigruppo che acceleri l’iter dell’approvazione della legge di stabilita”‘.

“C’è la nostra disponibilità – ha detto Finocchiaro – all’approvazione del provvedimento entro venerdì qui in Senato. Il maxi-emendamento verrà presentato in tarda mattinata in commissione Bilancio. Questa potrebbe lavorare oggi, stanotte e domani portando il testo in aula venerdì mattina”. Quanto al passaggio a Montecitori “c’è la disponibilità delle opposizioni ad una rapida approvazione anche alla Camera”, come d’altra parte “è accaduto anche per la manovra di luglio”. Quindi il sì definitivo da parte dei due rami del Parlamento “potrebbe arrivare già domenica o al massimo entro lunedì”.

“Sia chiaro – ha aggiunto la presidente dei senatori del Pd – che la nostra disponibilità ad un iter accelerato non nasce dalla volontà di accelerare le dimissioni di Berlusconi, che sono un dato acquisito, bensì perchè lo richiede la situazione finanziaria. Il problema non sono le dimissioni di Berlusconi ma lo spread”.   La disponibilità a garantire il sì della legge di stabilità entro pochi giorni, ha poi spiegato, “prescinde dai contenuti del provvedimento e del maxi-emendamento, sui quali voteremo no”.

Anche se essi contenessero misure “indigeribili”? “Sì – ha risposto Finocchiaro – L’onere di rispondere agli impegni presi con la Ue ricade tutto sul governo, ma noi ci facciamo carico dell’ assunzione della responsabilità di fare approvare rapidamente la legge. Ancora una volta c’è da parte nostra – ha concluso Finocchiaro – una supplenza di assunzione di responsabilità”.

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