Ospedali psichiatrici giudiziari, inchiesta choc del Senato: “Un inferno”

ROMA – Un letto di contenzione con un foro nel mezzo per la caduta degli escrementi ed un paziente, completamento nudo, legato sopra con corde a braccia e gambe. Il letto è arrugginito, per l’urina che da anni lo bagna. E’ l’immagine forse più scioccante raccolta dai componenti della Commissione d’inchiesta sul Sistema sanitario nazionale nel video girato nei sei ospedali psichiatrici giudiziari (Opg) italiani, per documentarne appunto la situazione di ”totale degrado”: ”E’ semplicemente un inferno dei dimenticati”’, ha commentato senza mezzi termini il presidente della commissione, Ignazio Marino.

Trenta minuti di ”orrore”: il video (che sarà trasmesso domenica 20 marzo nella trasmissione ‘Presa diretta’ di Raitre) mostra infatti gli internati in condizioni definite da Marino ”disumane”. Le immagini mostrano sporcizia ovunque, spazi angusti, addirittura bottiglie d’acqua nel buco dei bagni alla turca (come nell’ospedale di Aversa) per rinfrescarle o per impedire la risalita dei topi. Ed i ‘detenuti’ – che in molti casi si trovano negli Opg per reati minori risalenti a decenni prima – che in realtà soffrono di patologie mentali per le quali non sono però curati: pochissimi infatti i medici presenti, e nessuno psichiatra, per 4 ore a settimana in strutture in cui si contano anche 300 persone.

Il video dà anche voce a questi uomini: ”Io vengo da un paese in guerra, ma qual è la differenza con il vostro? Questi sono talebani mascherati – afferma un internato – mentre quelli da me sono veri. La differenza è che qui ti uccidono piano piano”. Di luoghi ”intollerabili” ha parlato Marino, dopo la proiezione del video nel corso di una conferenza stampa mercoledì in Senato: ”Sono luoghi infernali, rimasti inalterati dal 1930 all’epoca del Codice Rocco. Molti vi sono rinchiusi anche per reati minori di decenni prima ed in numerosi casi esiste anche la proroga , per cui una persona viene mantenuta negli Opg per mancanza di percorsi alternativi di assistenza, fino ad arrivare a una condizione che gli stessi magistrati definiscono di ‘ergastolo bianco’. Non possiamo tollerare che persone vengano dimenticate così per decenni e vogliamo arrivare – ha detto Marino – ad un superamento definitivo degli Opg”.

Al momento, la commissione è anche impegnata in un monitoraggio settimanale dei sei Opg per arrivare alla ”liberazione” di 376 internati (su un totale di circa 1500) per i quali non sussiste il requisito della pericolosità sociale e, dunque, ‘dimissibili’: ad oggi, di questi 376 ‘detenuti’ ne sono stati dimessi solo 65. Ora, ha ricordato il senatore Michele Saccomanno, relatore di maggioranza dell’inchiesta della commissione sulla salute mentale, ”lo sforzo economico a sostegno della riabilitazione e presa in carico di questi cittadini da parte della sanità regionale c’è: la commissione ha infatti ottenuto dal governo l’impegno per uno stanziamento di 10 mln di euro per l’assistenza di tali persone”.

Quindi una riflessione che è anche una denuncia: ”Festeggiamo i 150 anni dell’Italia, ma c’è una reltà ancora oggi, quella degli Opg – ha affermato Saccomanno – che non fa parte dell’Italia dei diritti riconosciuti”. La commissione chiede dunque il superamento degli Opg: ”Una prospettiva che in tempi rapidi conduca alla chiusura degli Opg – ha commentato il senatore Daniele Bosone, relatore di minoranza dell’inchiesta – appare ormai indifferibile”.

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