Ottanta euro a chi nasce 2015-2018 se mamma e papà fanno 30mila euro Isee

Ottanta euro a chi nasce 2015-2018 se mamma e papà fanno 30mila euro Isee
Ottanta euro a chi nasce 2015-2018 se mamma e papà fanno 30mila euro Isee (foto LaPresse)

ROMA – Ottanta euro al mese ai bambini che nascono tra il 2015 e il 2018 per un massimo di tre anni. Li annuncia e li promette Matteo Renzi. Ottanta euro che non saranno ovviamente per tutte le famiglie, ed era scontato, ma non saranno neppure (e questa è una novità) per tutte le famiglie che abbiano un reddito inferiore ai 90mila euro. 

Scrive infatti il Sole 24 Ore che il governo ha ridefinito il parametro: gli 80 euro andranno, salvo ulteriori ridefinizioni, a tutte le famiglie che abbiano un Isee inferiore a 30mila euro. Non si tratta, sia chiaro, di reddito a 30mila euro, ma di valore Isee. Difficile tradurre in modo esatto a quanto 30mila Isee corrisponda, troppi i fattori che entrano nel calcolo. A voler essere approssimativi bisogna più o meno raddoppiare Isee per sapere se si rientra o meno nel bonus bebè. Non 90mila, quindi, ma qualcosa in meno. Platea dei candidati al bonus che quindi si restringe.

Ma non è l’unico aggiustamento che governo sta facendo in queste ore. Si lavora, racconta il Sole 24 Ore, a definire i parametri della legge di stabilità. E una buona notizia arriva per le imprese. Sale infatti il tetto cui si applica la decontribuzione per i neo assunti, ovvero l’area in cui il datore di lavoro non paga tasse se assume. Erano 6200 euro, diventano 8060. Più di 1800 euro, non un’inezia. Soprattutto il tetto va inteso come franchigia. Se si supera quel tetto, infatti, azienda dovrà versare solo la parte eccedente gli 8060 euro. Misura, questa, con cui il governo spera di sbloccare tra le 800 e le 900mila assunzioni.

Novità anche per le partite Iva. La legge di stabilità  prevede una speciale clausola di salvaguardia per le partite Iva che aderiranno al nuovo regime dei minimi: se le regole finora in vigore fossero più vantaggiose di quelle che scatteranno nel 2015, il contribuente avrà la possibilità di restare nel vecchio sistema.

 

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