P3. Marra, presidente della Corte d’Appello di Milano, chiede al Csm: “Ascoltatemi”

tribunaleHa chiesto di essere ascoltato dal Csm il presidente della Corte d’appello di Milano, Alfonso Marra: per la sua nomina al vertice dell’ufficio giudiziario del capoluogo lombardo avrebbe esercitato pressioni su alcuni consiglieri di Palazzo dei marescialli uno dei componenti della cosiddetta P3, l’ex giudice tributario Pasquale Lombardi.

Una marcia indietro, visto che appena due mesi fa Marra aveva rifiutato la convocazione della Prima Commissione di Palazzo dei marescialli, che gli aveva aperto la procedura di trasferimento d’ufficio per incompatibilità ambientale, proprio in relazione a questa vicenda.

I consiglieri decideranno in tempi stretti se accogliere questa richiesta, probabilmente giovedì prossimo; e in quell’occasione si pronunceranno anche su altre istanze istruttorie presentate dal ”difensore” del magistrato, il consigliere della Cassazione Piercamillo Davigo, pm simbolo della stagione di Mani Pulite: come la trascrizione di alcune intercettazioni agli atti dell’inchiesta romana sulla P3 nell’ambito della quale Marra è stato ascoltato come testimone il 6 agosto scorso; e la convocazione di una lunga serie di testimoni, soprattutto colleghi magistrati.

Nella precedente riunione la Commissione presieduta dal laico del Pd Guido Calvi (che è anche relatore del fascicolo insieme con il togato del Movimento per la Giustizia Roberto Rossi) aveva bocciato la richiesta pregiudiziale di Davigo di sospendere la procedura del Csm visto che riguarderebbe le stesse vicende per le quali il procuratore generale della Cassazione Vitaliano Esposito ha avviato l’azione disciplinare a carico di Marra. Si tratta di procedimenti di natura diversa e per questo non incompatibili, avevano invece stabilito all’unanimità i consiglieri.

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