P3, Verdini sulle accuse di Bankitalia: “Contro di me prove insussistenti”

Denis Verdini

”Si tratta dell’inizio di un provvedimento amministrativo al quale risponderò puntualmente e adeguatamente nei termini previsti dalla legge. Per quanto riguarda il mio ‘potenziale conflitto di interessi’ nei confronti del Credito Cooperativo Fiorentino evidenziato nel verbale di contestazione, questo è fondato su ipotesi errate di fatto e di diritto, la cui insussistenza sarà presto dimostrata, in quanto ho sempre operato nella massima trasparenza e nell’interesse della banca”. Lo afferma in una nota Denis Verdini, coordinatore nazionale del Pdl, commentando la notizia dell’ipotesi di un suo conflitto di interessi con il Credito Cooperativo Fiorentino contenuto in un rapporto della Banca d’Italia.

”Rilevo altresì – aggiunge Verdini -, in merito al nuovo polverone mediatico che si sta alzando e alle conseguenti strumentalizzazioni politiche, che nella delibera degli ispettori non c’è traccia alcuna delle infamanti ipotesi uscite sulla stampa nei mesi scorsi, tese a individuare nel Ccf un crocevia di tangenti e di malaffare”.

”In merito alle notizie di agenzia sulle contestazioni di Bankitalia dopo l’ispezione al Ccf”, scrive l’ex presidente del Credito Cooperativo Fiorentino, ”rilevo che si tratta dell’inizio di un provvedimento amministrativo al quale risponderò puntualmente e adeguatamente nei termini previsti dalla legge”.

Dopo aver negato l’esistenza di un ”potenziale conflitto di interessi”, Verdini sottolinea come nella ”delibera degli ispettori non vi sia traccia alcuna delle infamanti ipotesi uscite sulla stampa nei mesi scorsi, tese a individuare nel Ccf un crocevia di tangenti e di malaffare”.

”Come ho già spiegato ai magistrati – conclude il coordinatore del Pdl -, da tempo non ho rapporti in società operative con l’imprenditore Riccardo Fusi, e i crediti erogati alla Btp sono sempre stati pienamente garantiti. Respingo dunque con fermezza sia le contestazioni sul conflitto d’interessi che quelle relative ad inesistenti operazioni anomale”.

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