P3, Caliendo: sarà dimostrato che non ho fatto nulla

Giacomo Caliendo

”Ho riferito fatti, circostanze e indicati testi che possono escludere qualsiasi mia responsabilita’. Sono certo che verra’ dimostrato che non ho nulla da rimproverarmi”. Lo ha detto il sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo uscendo dall’ufficio del procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo che lo ha interrogato per 5 ore assieme al pm Rodolfo Sabelli nell’ambito del’inchiesta sulla cosiddetta P3.

Il difensore Paola Severino ha dichiarato che ”l’atto istruttorio si e’ svolto in un’atmosfera serena e che il suo assistito ha fornito elementi e chiarimenti sui temi per i quali e’ coinvolto nell’inchiesta giudiziaria”. Caliendo e’ indagato per la violazione della legge Anselmi sulla costituzione di societa’ segrete. In particolare l’accusa contesta a Caliendo il tentativo di condizionare la decisione dei giudici della Consulta sulla legittimita’ del lodo Alfano, le pressioni per la nomina di Alfonso Marra alla Corte d’appello di Milano e il tentativo di far riammettere la lista del governatore Roberto Formigoni alle elezioni amministrative in Lombardia.

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