Inchiesta P3, Martino: Carboni teneva rapporti con Dell’Utri e Verdini

Marcello Dell'Utri

Era Flavio Carboni a mantenere i rapporti con il sentore Marcello Dell’Utri e il coordinatore del Pdl, Denis Verdini. Questo l’elemento che Arcangelo Martino, l’ex assessore del comune di Napoli arrestato nell’ambito dell’inchiesta sulla P3, avrebbe fornito ai magistrati romani nel corso degli interrogatori del 19 agosto e del 24 settembre, secondo quanto riporta l’Ansa. Il dato emerge nel provvedimento di tre pagine con il quale il Gip, Giovanni De Donato, motiva la decisione di concedere a l’imprenditore napoletano gli arresti domiciliari.

“Martino – scrive il giudice – ha reso al pm dichiarazioni che lumeggiano alcuni aspetti dei fatti delittuosi in contestazione, ma ha chiaramente eluso il proprio effettivo ruolo in tali fatti; da una parte affermando quasi un suo ruolo inconsapevole, quasi strumentalizzato cinicamente dal Lombardi in particolare”.

Ma Lombardi, non è “viceversa – sottolinea il gip – uno strumentalizzatore dell’ingenuo Martino; dall’altro (quest’ultimo, ndr) non smentisce i suoi stretti rapporti con Flavio Carboni e Marcello Dell’Utri, ma tende a configurare per Carboni il ruolo essenziale di tramite con Marcello Dell’Utri e Denis Verdini per scopi che chiarisce solo in parte”. In base a questo ragionamento il giudice ha respinto l’istanza di remissione in libertà per Martino ritenendola “infondata, in quanto in contrasto con le permanenti intense esigenze cautelari”.

A Martino il gip riconosce un “parziale riconoscimento” di “alcuni fatti di natura delittuosa e quindi quanto meno di messa in discussione dei suoi rapporti con l’ambiente in cui i fatti delittuosi sono maturati e si sono realizzati”. Il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e il pm Rodolfo Sabelli avevano dato il parere favorevole al ritorno in libertà di Martino. In forza di questo i difensori dell’ex consigliere comunale di Napoli, gli avvocati Simone Ciotti e Giuseppe De Angelis, sosterranno comunque istanza al riesame per l’annullamento dell’ordinanza di custodia emessa nel luglio scorso. Il Gip ha comunque oggi stesso concesso a Martino gli arresti domiciliari.

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