Pace tra Fini e pastori: il presidente della Camera riceve in dono una pecora

SULMONA (L'AQUILA) – Una pecora, di nome ''Futura'', per suggellare la pace tra i ''pecorari'' e Gianfranco Fini. L'iniziativa chiude l'incidente nato la scorsa settimana alla Camera in occasione del voto sulla manovra, quando il presidente della Camera aveva rimbrottato i deputati della Lega che fischiavano rumorosamente dicendo loro che si stavano comportando come ''pecorari''.

Subito ha reagito l'associazione abruzzese dei produttori ovi-caprini (l'Abruzzo e' una delle regioni leader nel settore) che si e' sentita punta nel vivo e ha chiesto un chiarimento al presidente della Camera. Fini ha replicato con un messaggio di scuse e di apprezzamento per il lavoro dei pastori; gli allevatori, soddisfatti delle scuse, hanno deciso di regalare al presidente della Camera una pecora chiamata ''Futura''.

Nella lettera all'associazione, ha riferito il presidente Nunzio Marcelli, Fini sottolinea '''l'importante funzione'' che gli allevatori di ovini rivestono ''per lo sviluppo e la valorizzazione del territorio, nonche' per il controllo e presidio degli ambienti naturali, contribuendo cosi' a tenere vivi luoghi esposti al pericolo dello spopolamento'''.

''Quella di Fini e' una presa di posizione importante – ha commentato Marcelli – perche' finora in Italia non c'e' mai stato questo riconoscimento. E quindi, nell'accettare e ricambiare gli auguri per le Festivita' natalizie, rinnoviamo l'invito al Presidente della Camera a venirci a trovare, e per rendere questo invito piu' concreto abbiamo deciso di inviare i nostri migliori ambasciatori, i nostri prodotti. Sara' una nostra pecora, alla quale per l'occasione abbiamo dato il nome di 'Futura' – conclude il presidente Arpo – a portare tutto questo fino al presidente della Camera''.

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