Palermo: il sindaco Diego Cammarata indagato per abuso d’ufficio

Il sindaco di Palermo Diego Cammarata è indagato per abuso d’ufficio, assieme ad alcuni dirigenti della società comunale. I fatti risalgono al giugno 2009. Invece di curare le ville comunali, gli operai della Gesip si occupavano di ripulire una stradina privata che conduce alla chiesetta di Santa Maria la Reale. Secondo la ricostruzione della Procura di Palermo, tanto attivismo sarebbe scattato dopo un favore chiesto alla Gesip dal sindaco Diego Cammarata, in vista del battesimo della figlia, proprio in quella chiesa.

Il sostituto procuratore Laura Vaccaro e il procuratore aggiunto Leonardo Agueci hanno già disposto numerosi accertamenti e tutti confermerebbero l’esposto presentato alla Digos da quattro sindacati: Cgil, Cisl, Uiltucs e Ugl chiedevano anche un intervento della magistratura contabile, paventando “un danno erariale ai danni dell’azienda”. La strada finita al centro dell’indagine, che collega corso Calatafimi alla chiesa di Santa Maria la Reale, non è comunale ma di proprietà dell’Ast, l’azienda siciliana trasporti, perché negli anni ‘50 ospitava un deposito di locomotive.

Dunque, quella strada privata non poteva rientrare nelle competenze della Gesip. Ma nel 2009 qualcuno inviò in corso Calatafimi una squadra di sei dipendenti: tre operai, un agronomo, un funzionario e un assistente furono impegnati dal 25 giugno al primo luglio. La Procura ha già acquisito l’ordine di servizio e tanti altri documenti alla Gesip. Le testimonianze di alcuni dipendenti avrebbero completato il quadro. L’anno scorso, il caso era stato raccontato da Repubblica. Il direttore della Gesip, Giacomo Palazzolo, aveva replicato: “La richiesta di pulizia è arrivata dal parroco della chiesa”.

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