Pannella: "Paura di Grillo? No, lo aspettavo"

ROMA – Paura di Beppe Grillo? ''Semmai il contrario''. Parola di Marco Pannella, che in un'intervista al Fatto Quotidiano sottolinea che ''aspettava da sempre'' una grinta come quella di Grillo: ''Il combinato disposto del Grillo-parlante e del Pannella-pure – spiega – costituirebbe un elemento non di esplosione politica effimera, ma di forza alternativa''.

''E' lui che deve passare dal monologo al dialogo – aggiunge Pannella – Fare come noi che siamo un partito aperto, un servizio pubblico. Hanno imparato la litania 'la nostra non e' protesta, ma proposta perche' l'antipolitica non offre di firmare petizioni'. Ma non basta. C'e' il rischio che Grillo resti solo Grillo. Devono strutturarsi, diventare utili e preziosi''.

Intervistato da Repubblica, analizza il 'fenomeno Grillo' anche un ex collega televisivo del comico genovese, Pippo Baudo. ''La sua metamorfosi – spiega Baudo – e' sincera. Beppe non e' l'antipolitica, la sua e' un'altra forma di politica. I problemi arriveranno quando dalla piazza si passera' alle responsabilita'''. Quello del Movimento 5 Stelle per il presentatore e' un 'boom', utile per dare una scossa alla vecchia classe politica. Quello di Grillo, racconta, ''e' stato un lento avvicinamento alla politica, ma nasce comico, di fronte alla battuta non si ferma. Penso allo scivolone sulla mafia 'che si limita a esigere il pizzo'. Ma la mafia uccide senza pieta'''.

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